Munizione da caccia. I p. per le cartucce da caccia sono di piombo, generalmente induriti con l’aggiunta del 2% di antimonio. Sono fabbricati facendo sgocciolare da un’alta incastellatura il piombo fuso attraverso una particolare griglia a piccoli fori sopra una vasca d’acqua; vengono poi selezionati per forma e per grandezza, lisciati con grafite e lucidati, talora nichelati o ramati. Un altro processo di lavorazione è quello per stampaggio, a freddo, molto più costoso ma che dà p. con alto grado di uniformità di diametro e sfericità. Una numerazione progressiva ordina per grandezza i p.; in Italia vige dal 1939 una numerazione concordata per unificare le vecchie numerazioni regionali.
La pallinatura è un procedimento di lavorazione meccanica a freddo consistente nel tempestare le superfici del pezzo con una pioggia di p. metallici scagliati da apposite macchine (pallinatrici) mediante un getto d’aria sotto pressione, oppure da una ruota a settori, rotante a velocità elevata. Provoca una sollecitazione di compressione nello strato superficiale e quindi una sollecitazione residua nella parte sottostante; aumenta in tal modo la resistenza a fatica, perché le sollecitazioni di trazione derivanti da carichi esterni vengono diminuite di un valore che equivale all’effettiva sollecitazione di compressione impressa dalla pallinatura.