(it. Panurgo) Personaggio del Gargantua e Pantagruel di F. Rabelais (il nome deriva dal gr. πανοῦργος, propr. "capace di tutto", e quindi "scaltro, briccone"). È un tipo pieno di spirito e di malizia. A cominciare dal terzo libro del romanzo si trova al centro dell'azione, tutta dominata dal problema s'egli dovrà, o no, sposarsi. Particolarmente famoso e popolare l'episodio in cui Panurge, ingiuriato durante una traversata in mare dal mercante Dindenault, per vendicarsi compra uno dei suoi montoni e lo butta in mare: allora tutto il gregge gli si butta dietro e il mercante stesso, nel tentativo di trattenere le bestie, le segue; di qui la frase i montoni di Panurgo (les moutons de Panurge), passata proverbialmente a indicare la pecoresca mentalità delle folle.