Il primo raggruppamento politico che assunse il nome di radicale è quello formato dagli esponenti della sinistra mazziniana che operò a partire dagli anni Settanta del 19° sec. fino all'avvento del fascismo. Nel 1955, per iniziativa dell'ala sinistra del partito liberale e del gruppo degli Amici del Mondo, fu costituito il nuovo Partito radicale dei liberali e democratici italiani. In crisi nel 1962, si riorganizzò nel 1963 come P.r. sotto la guida di M. Pannella e si distinse negli anni seguenti per il frequente ricorso allo strumento referendario. A partire dal 1988 il P.r. si è trasformato in partito trasnazionale e non ha più partecipato, come tale, a consultazioni elettorali nazionali, nelle quali ha comunque presentato proprie liste: Lista Pannella (1992; 1996), Lista Bonino (2001), Rosa nel pugno (2006 in alleanza con i socialisti); alleato del Partito democratico nelle elezioni politiche del 2008, nelle cui liste sono confluiti i candidati radicali; Lista Amnistia, Giustizia e Libertà (2013), che non ha ottenuto il quorum necessario per avere una rappresentanza parlamentare; Lista +Europa, che si è presentata alle elezioni politiche del 2018 con la coalizione di centrosinistra non superando la soglia di sbarramento del 3%, e costituita come formazione politica l'anno successivo.