Termine creato nel 1797 da Joseph de Maimieux (1753-1820) per designare un sistema di segni convenzionali che possa essere compreso da persone di lingua diversa (gr. πᾶσι «per tutti»). Nei molti sistemi di p. proposti l’idea fondamentale è di stabilire corrispondenze tra le parole di una data lingua e un serie numerica, che poi ciascuno possa leggere nella lingua propria. Nel 1801 de Maimieux coniò anche il temine pasilalia, indicante una lingua artificiale o universale che trasformi i segni di una p. in gruppi di suoni pronunciabili.