Via di navigazione tra gli oceani Atlantico e Pacifico settentrionali che passa a N della Siberia, attraverso lo Stretto di Bering. Il suo attraversamento, tentato fin dal 15° sec., si deve all’esploratore svedese A.E. Nordenskiöld, ed ebbe inizio nel luglio 1878, a Göteborg, con le navi Vega e Lena (con le quali navigava anche l’italiano G. Bove). La prima, arrestata dai ghiacci lungo la costa nella Baia di Koljučin (presso lo Stretto di Bering), poté entrare nel Pacifico solo nel luglio 1879.
A partire dal secondo decennio del 20° sec., la valorizzazione economica della Siberia nord-occidentale e motivi di carattere strategico indussero a intensificare i tentativi di forzare il passaggio. Nel 1932 la spedizione del rompighiaccio Sibirjakov comandata dal russo O.J. Schmidt riuscì per la prima volta a percorrere la rotta senza sverno. Negli anni successivi vi furono molte spedizioni scientifiche, le cui ricerche meteorologiche e oceanografiche consentirono di allestire, fra il 1930 e il 1950, una rete di stazioni radio di appoggio alla navigazione dietro rompighiaccio. La costruzione di navi-rompighiaccio a propulsione nucleare e l’attrezzatura dei porti di Dikson, Tiksi, Pevek e Providenija consentirono infine, a partire dall’estate 1967, l’apertura del passaggio alla navigazione internazionale.