(gr. Πίλλα) Antica città della Macedonia; il suo nome originario fu P. di Bunomea (gr. Βούνομος o Βουνόμεια). Dapprima modesta cittadina, crebbe di importanza quando Archelao (413-399 a.C.) la fece capitale del regno di Macedonia. Conquistata di Romani (168 a.C.), divenne colonia (Iulia Augusta Pella). L’impianto urbanistico (4°-3° sec. a.C.), di tipo ippodameo, era cinto da mura fortificate comprendenti l’acropoli e il complesso palatino. L’agorà era suddivisa in due parti dal tratto urbano della βασιλικὴ ὁδός (la futura via Egnatia) e circondata da edifici con funzione pubblica o commerciale-artigianale. Il grandioso palazzo reale (4°- 3° sec. a.C.) era costituito da più edifici costruiti in epoche diverse, con una corte centrale circondata da portici, ambienti di rappresentanza e almeno due grandi bagni. Il prospetto degli edifici I e II è preceduto da un’unica fronte porticata. Sono stati inoltre identificati: il santuario di Cibele e Afrodite (3° sec. a.C.); splendidi edifici, spesso a due piani, con peristili e pavimenti a mosaico (4° sec. a.C.); il Thesmophòrion e aree sepolcrali (4°-2° sec. a.C.).