Scrittore norvegese (Aurland, Sogn og Fjordane, 1857 - Cristiania 1904); di salute assai fragile, condusse una vita difficile di fame e di miseria, che lo portò al suicidio. Le tendenze liberali e nazionalistiche (lo scioglimento dell'unione tra Svezia e Norvegia avvenne nel 1905) si riflessero nella sua poesia d'ispirazione politica (Noreg "Norvegia", 1894), nonché in un romanzo di ambiente operaio (Streik "Sciopero", 1891). Più fresche e schiette le prose di vita paesana (Sogor "Favole", 1887; Sivle-Stubba "Bozzetti di S.", 1895).