In linguistica, detto di enunciazioni (e per estensione anche di enunciati e di verbi) che non descrivono un’azione né constatano un fatto, bensì coincidono, in determinati contesti, con l’azione stessa: per es., sono enunciati p. frasi come prometto di venire o do a questa nave il nome Tirrenia; sono verbi p. quei verbi che, enunciati nella prima persona del presente indicativo, realizzano l’atto che descrivono, per es. battezzo, ordino, maledico. Il termine, diffuso dal linguista e filosofo J.L. Austin nell’ambito della teoria degli atti linguistici, è stato poi ripreso nel linguaggio giuridico per indicare enunciati costitutivi, nel momento stesso in cui vengono proferiti, della situazione cui fanno riferimento: per es., la frase la seduta è aperta.