Città della Francia meridionale (116.041 ab. nel 2007), nella regione Linguadoca-Rossiglione; capoluogo del dipartimento dei Pirenei Orientali. Sorge a 24 m s.l.m. in prossimità del Golfo del Leone, sulla destra del Têt, circondata a S e a N dalle estreme pendici dei Pirenei. Per la sua posizione a dominio delle comunicazioni (è nodo ferroviario della linea Barcellona-Narbona) fra Penisola Iberica e regione francese lungo il Mediterraneo, è un importante centro commerciale, soprattutto di prodotti agricoli (vini, frutta, primizie), con varie industrie (alimentari, cartarie, del giocattolo). Sviluppato il turismo.
Sorta probabilmente nel 10° sec., Perpinianum divenne presto centro commerciale fiorente. Da Pietro II re d’Aragona nel 1197 ebbe la prima carta comunale concessa dagli Aragonesi. Eretta a sede universitaria nel 1349, ebbe da re Giovanni d’Aragona un consolato del mare, magistratura competente in materia di traffici commerciali, sul modello di quella istituita a Barcellona. Dopo il 1659, quando il Trattato dei Pirenei l’assegnò definitivamente alla Francia, le sue fortificazioni furono ricostruite e ampliate da S. Vauban; rimase capoluogo del Rossiglione fino alla Rivoluzione (1790).