(fr. Narbonne) Città della Francia meridionale (46.000 ab. ca.), nel dipartimento dell’Aude. Nodo ferroviario. Importante centro di lavorazione ed esportazione di uva.
Antica città dei Volsci, nel 118 a.C. vi fu dedotta la prima colonia romana della Gallia, Narbo Martius. I Visigoti vi stabilirono la loro capitale (511) e nelle sue vicinanze furono battuti dai Franchi (531). Caduta sotto il dominio degli Arabi (719), fu liberata da Pipino il Breve nel 759. L’insabbiamento del porto, la guerra contro gli Albigesi (promossa da Innocenzo III) e l’espulsione degli Ebrei segnarono con il 13° sec. l’inizio della sua decadenza. La storia successiva si confonde con quella del suo arcivescovado (soppresso nel 1790) e dei visconti, che durarono fino al 1507, quando la città fu unita alla corona di Francia.
Da Narbo Martius prese nome la provincia romana Gallia Narbonese (o Narbonense). Profondamente romanizzata, comprese tutta la parte mediterranea della Gallia; fu divisa da Diocleziano in prima Narbonensis, secunda Narbonensis e Viennensis.