Il protrarsi nel tempo per una durata notevole e senza variazioni considerevoli.
Si dice persistente un organo che si mantiene sulla pianta per un tempo assai più lungo del normale, per es., il calice è persistente quando permane dopo la fioritura, come nelle Rosacee; lo stesso vale per corolla, stilo, pappo ecc. Le foglie persistenti sono quelle che restano verdi per più di un periodo vegetativo; le piante con tali foglie si dicono sempreverdi.
In ecologia di popolazioni, la capacità, da parte di una popolazione, di produrre discendenti per lunghi periodi di tempo e, quindi, di mantenere la colonizzazione di un sito; viene indicata anche come fitness darwiniana.
P. delle immagini retiniche Il fenomeno per il quale l’immagine di un oggetto sulla retina è percepita più a lungo (≃0,1 s) di quanto duri l’esposizione della retina stessa al flusso luminoso proveniente dall’oggetto. A tale proprietà è dovuta per es. l’apparente continuità della successione delle immagini cinematografiche e televisive.