Moneta d’argento spagnola, in origine emessa nelle colonie americane come frazione della moneta da 8 reali e indicata quindi con il diminutivo dell’intero che era detto peso duro o duro (il peso è attualmente in uso presso parecchi Stati dell’America Latina e nelle Filippine); nel 18° sec., dopo il 1772, si ebbero due pesetas, la p. messicana o columnaria, così detta dal tipo che era lo scudo reale sostenuto da due colonne, del valore di 1/4 di duro, e la p. semplice o provinciale del valore di 1/5 di duro, entrambe con la frazione della mezza peseta. In Spagna, che aveva per unità il reale, fu emessa con la riforma monetaria del 1848 la p. del valore di 4 reali, leggermente ridotta di peso e di valore nel 1854. Nel 1868 la p. divenne l’unità monetaria spagnola, uguale per peso, titolo e valore alla lira e al franco dell’Unione monetaria latina, divisa in 100 céntimos. Dal 1° gennaio 1999 la Spagna ha ufficialmente adottato l’euro; le p. hanno continuato a circolare fino al 1° gennaio 2002, data in cui sono state sostituite dalla moneta unica europea.
Unità monetaria della Guinea Equatoriale, introdotta il 12 ottobre 1969 in sostituzione della p. spagnola e alla pari con questa, poi sostituita a sua volta dal franco CFA.