Ecclesiastico (Nagyvárad 1570 - Bratislava 1637), la figura più eminente della controriforma in Ungheria. Convertito dodicenne al cattolicesimo, entrò nell'ordine dei gesuiti; nel 1616 successe all'arcivescovo F. Forgách nella sede primaziale di Esztergom e fu creato cardinale (1629) da Urbano VIII. Si trovò così a capo della Chiesa magiara durante il difficile periodo della guerra dei Trent'anni e, senza trascurare gli interessi magiari, rimase fedele agli Asburgo contro i principi protestanti G. Bethlen e G. I. Rákóczi. Nel 1635 pose le basi dell'università di Nagyszombat. Accanto all'attività politica, notevole è quella apologetica, come avvio alla restaurazione cattolica; in quest'ultimo campo, P. può essere considerato il creatore della moderna letteratura teologica del cattolicesimo, e insieme il primo grande maestro della prosa nazionale in Ungheria (fra le opere: Isteni igazsagra vezerlő Kalauz "Guida alla verità divina", 1613; A calvinista predikatorok ingyenes erkölcsü tekelletessegének tüköre "Lo specchio della perfezione di una moralità gratuita, secondo i predicatori calvinisti", 1614).