Regista russo (Mosca 1932 - ivi 2012). Dopo studi di regia, insegnò teatro a Mosca (1953-61). La regia dello spettacolo Smert´ Tarelkina "La morte di Tarelkin" di A. Suchovo-Kolybin (1966) gli attirò i fulmini della censura per le sue allusioni politiche. Erede della grande tradizione del teatro russo, F. si è distinto per l'approccio innovativo ai testi classici, di cui metteva in rilievo la modernità, e per la fusione armonica di psicologia e raffinatezze visuali, di stili antitetici di recitazione, dall'incarnazione totale del personaggio allo straniamento: Doznanie "Istruttoria" di P. Weiss (1967); Etot milyj staryj dom "Questa cara antica casa" di A. Arbuzov (1974); Delo "Un affare giudiziario" di Suchovo-Kolybin (1989); Volki i ovcy "I lupi e le pecore" (1992) e Bez viny vinovatye "Colpevoli senza colpa" di A. Ostrovskij (1993); Pikovaja dama "La dama di picche" di A. Puškin (1996); Odna absoljutno sčastlivaja derevnja "Un villaggio assolutamente felice" di B. Vachtin (2001). Nel 1993 ha fondato un teatro a Mosca, l'Atelier Pëtr Fomenko. Ha diretto inoltre vari film per il cinema e per la televisione (Na vsju ostavšujusja žizn´ "Per quello che resta della vita", 1975; Počti smešnaja istorja "Una storia quasi divertente", 1977; Poezdki na starom avtomobile "Viaggi su una vecchia automobile", 1987).