Uomo politico italiano (Lenola, Latina, 1915 - Roma 2015), si laureò in giurisprudenza e in filosofia. Dal 1939 partecipò, all'univ. di Roma, all'attività di gruppi giovanili antifascisti; iscrittosi al PCI nel 1940, lavorò nell'organizzazione clandestina del partito in Calabria, nella redazione dell'Unità clandestina di Milano (1943), partecipando alla Resistenza in questa città e nella capitale. Membro del Comitato centrale del PCI dal 1951, della direzione dal 1956 e della segreteria (1956-60 e 1962-66), ha sostenuto il dialogo con le forze cattoliche e la diffusione delle istanze democratiche di base. Deputato dal 1950, è stato presidente del gruppo parlamentare comunista (1968-72) e presidente della Camera dei deputati (1976-79). Dal 1991 è stato membro del consiglio nazionale del Partito democratico della sinistra, da cui si è dimesso nel 1993; nel 2004 ha aderito al Partito della rifondazione comunista.Tra le opere: Masse e potere (1977), Crisi e "terza via" (1978), Le cose impossibili (1990), Appuntamenti di fine secolo (1995, in collab. con R. Rossanda), Variazioni serali (2000), Volevo la luna (2006), La pratica del dubbio (2007); Indignarsi non basta (con M.L. Boccia e A. Olivetti, 2011).