Polimero inorganico costituito da una catena contenente alternativamente atomi di fosforo e azoto, che si ottiene facendo reagire pentacloruro di fosforo e ammoniaca; si ottiene prima esaclorociclotrifosfazene che per innalzamento della temperatura si trasforma nel polimero clorurato:
Questo poi viene trasformato nel prodotto polifluoroalchilfosfazene sciogliendolo ed aggiungendo un alcossido di sodio fluorurato. Il p. ha comportamento di elastomero e per molti aspetti è migliore della gomma a base di butadiene-stirene o di siliconi. Per trattamento con zolfo o con perossidi organici si vulcanizza; ha temperatura di transizione vetrosa di −70 °C; è resistente alla fiamma, ai solventi, ha buona flessibilità alle basse temperature, buone caratteristiche meccaniche in un ampio intervallo di temperatura compreso tra −60 e +180 °C. Si usa come sigillante, per tubi per carburante per basse temperature al posto di fluoro-siliconi.