Phylum di Animali Parazoi, comunemente noti col nome di spugne, comprendenti oltre 5000 specie, delle quali circa 600 mediterranee. Acquatici, per la grande maggioranza marini, bentonici e sessili, sono privi di simmetria o raramente a simmetria raggiata, hanno colori e dimensioni varie, non possiedono veri e propri tessuti e organi (fig. 1). Sono costituiti da uno strato ectodermico, formato prevalentemente di pinacociti, che riveste la superficie e le cavità interne del corpo, fra cui è interposto uno strato mesenchimatico (mesoglea), nel quale sono incluse cellule fagocitarie (amebociti), cellule indifferenziate (archeociti), cellule scheletogene (scleroblasti) e cellule germinali (gonociti); lo scheletro interno è costituito da spicole secrete dagli scleroblasti, di forma diversa (monoassonidi, triassonidi ecc.; fig. 2), che possono essere di natura calcarea, silicea o organica (spongina) e in base alla quale i P. si suddividono nelle 4 classi delle Calcispongie (o Calcarei), Demospongie, Sclerospongie ed Esattinellidi (o Ialospongie).
A seconda della complessità del piano strutturale si distinguono le spugne di tipo ascon, con un’unica cavità centrale (spongocele), rivestita di cellule flagellate (coanociti) e cosparsa di piccoli fori (osculi, osti o pori inalanti), la cui apertura è controllata da particolari cellule contrattili (porociti); nel tipo sycon (➔) la cavità centrale si riduce e si ramifica, mentre il massimo grado di ripiegatura si attua nelle spugne di tipo leucon (➔), in cui si ha la scomparsa dello spongocele centrale e la formazione di tante piccole camere flagellate connesse da una rete di canali acquiferi collegati con gli osculi.
La larva ciliata, caratteristica della maggior parte dei Poriferi, è detta parenchimula (o parenchimella); è rappresentata inizialmente da una celoblastula, con cavità di segmentazione limitata da una parete monostratificata costituita da un epitelio cilindrico flagellato e interrotta, al polo posteriore, da due cellule grandi, granulose e prive di ciglia, le cellule madri degli archeociti. La parenchimula si fissa per il polo opposto agli archeociti (anteriori) e si metamorfosa nella pupa.