Portogallo
Irresistibilmente attratto dall’Oceano Atlantico
La posizione del Portogallo, disteso lungo l’Atlantico, ha consentito al paese di ‘voltare le spalle’ all’Europa e di avventurarsi oltremare, per porre rimedio alla scarsità delle proprie risorse. In tutta l’Europa atlantica soltanto il Portogallo ha avuto una storia e un’economia così extraeuropee, che oggi hanno prodotto il risultato di una cultura affascinante e di grande originalità
Il Portogallo occupa una striscia piuttosto stretta lungo il lato occidentale della Penisola Iberica, bagnato dall’Oceano Atlantico. Gli effetti della vicinanza dell’Oceano sono sensibili in tutto il paese, ma per molti aspetti – storici, culturali, e anche climatici – il Portogallo viene in genere considerato un paese mediterraneo. Nessun elemento del paesaggio naturale divide fisicamente il Portogallo dalla Spagna e i due paesi hanno a lungo condiviso le stesse vicende storiche; il confine politico che li separa, tuttavia, è antichissimo.
L’altopiano che costituisce il cuore della Penisola Iberica occupa anche la parte interna del Portogallo, coperta quasi tutta da rilievi. Nelle regioni settentrionali, le montagne arrivano a sfiorare i 2.000 m di altitudine. Pianeggianti sono la costa e le valli dei fiumi – i principali sono il Tejo (in spagnolo Tago), il Douro (Duero) e la Guadiana, che provengono dal territorio spagnolo – e gran parte delle regioni meridionali. Il clima varia abbastanza secondo l’altitudine, ma quasi dappertutto è simile al clima mediterraneo; anche la vegetazione è di tipo mediterraneo – molto famosi i grandi boschi di querce da sughero nel Sud.
Del territorio portoghese fanno parte anche gli arcipelaghi vulcanici delle Azzorre, quasi alla stessa latitudine, ma lontano dalla costa, proprio in mezzo all’Oceano Atlantico, e di Madera, molto più a sud.
L’agricoltura portoghese è abbastanza varia e florida (famosi sono i vini come il Porto e il Madera, l’olio, la frutta), ma il territorio non è mai stato in grado di produrre abbastanza per tutta la popolazione. L’allevamento è molto sviluppato e la lana è una delle basi dell’antica industria tessile. Neanche i minerali sono abbondanti e, in generale, l’industria non si è molto sviluppata.
La più consistente fonte di ricchezza del paese, un tempo, era la pesca, ancora oggi importante, e in genere la navigazione. Il Portogallo è stato il primo paese europeo ad attuare una vera espansione marittima, prima lungo le coste africane, poi in Asia e in America Meridionale. Per qualche tempo, la capitale Lisbona fu il più ricco porto d’Europa.
La popolazione è cresciuta lentamente, perché molti abitanti emigravano nelle colonie – specie in Brasile – o in altri paesi oltremare, sia per le condizioni economiche sia per la politica di espansione. Le città, oltre Lisbona, sono poche e non molto popolose: Porto (263.000 abitanti, ma più di un milione nell’area metropolitana) è la seconda per abitanti; altre città molto belle, ma più piccole, sono Coimbra, Braga, Évora, Setúbal e Funchal a Madera, tutte visitate da un gran numero di turisti, sempre più numerosi, che apprezzano le bellezze e l’originalità di tutto il territorio portoghese.
Fino a pochissimi decenni fa le condizioni socio-economiche del Portogallo erano poco soddisfacenti, e il paese era piuttosto chiuso nei confronti dell’Europa, mentre aveva intensi rapporti con il Brasile. Da quando il Portogallo è entrato nell’Europa comunitaria, però, lo sviluppo è diventato molto rapido.