Filosofia dell’azione o del fare, nella sua distinzione dalla filosofia teoretica o del conoscere. Tale distinzione risale a Socrate e alla sofistica, ma si fa esplicita propriamente in Platone, che distingue in generale la scienza in πρακτική (riferita alla πρᾶξις, all’azione) e γνωστική (riferita alla γνῶσις, alla conoscenza) e anche più in Aristotele, che alle scienze teoretica (ϑεωρητική) e pratica aggiunge anche quella poetica (ποιητική, riferita alla ποίησις, all’azione produttiva). Il termine p., che i postaristotelici avevano sostituito con quello di etica, torna in uso nella terminologia medievale della scolastica.
Nel sistema kantiano si chiarisce la distinzione della p. dall’etica o morale: la prima concerne in generale il mondo dell’azione e la seconda determina, in seno a questo mondo, la sfera dell’attività moralmente valida.