ALLOCUTIVI, PRONOMI
Per rivolgersi a uno o più interlocutori, si usa una particolare categoria di pronomi personali detti allocutivi. I pronomi allocutivi si distinguono in due tipologie:
– confidenziali, da usare in contesti più informali, con interlocutori con i quali si ha un certo grado di confidenza
– di cortesia (o di rispetto o reverenziali), da usare in contesti più formali
Tu, Mario, sei sempre il benvenuto
Voi siete matti, ragazzi!
Signor Bianchi, lei mi stupisce sempre!
Ella comprenderà, signor Presidente
Loro sanno consigliarmi un buon ristorante?
Quando si usa il pronome allocutivo lei, il participio passato del predicato si accorda con il genere della persona alla quale si riferisce
Caro Professore, a lezione ieri è stato davvero brillante
Se però l’allocutivo è in forma di pronome atono, il participio può accordarsi al femminile anche se ci si riferisce a un maschio
Caro Professore, l’ho sentita parlare alla conferenza di ieri
Con il pronome allocutivo Ella si ricorre più spesso alla concordanza femminile
Ella, Reverendissimo Vescovo, è stata chiarissima.
Ella è limitato agli usi burocratici o altamente formali (in questo secondo caso, in riferimento ad alte cariche religiose o civili) e di solito si accompagna all’uso delle maiuscole di reverenza. Anche loro è marcato ormai come molto formale, e viene usato sempre più di rado: per rivolgersi collettivamente a persone alle quali singolarmente si darebbe del lei, oggi si ricorre quasi sempre al voi (➔lei, uso del).
Negli anni del Fascismo si impose l’uso dell’allocutivo voi al posto del lei, che veniva considerato un ➔prestito spagnolo. Oggi il voi rimane solo come uso di provenienza dialettale in alcune regioni del Meridione: un uso decisamente sconsigliabile.