Nella teologia cattolica, una delle quattro virtù cardinali, quella capace di dirigere l’intelletto nelle singole attività in modo da discernere ciò che è giusto e che conduce al fine ultimo dell’uomo. Questo concetto morale della p. corrisponde a quello greco della ϕρόνησις che, considerata già da Platone la virtù propria dei capi della polis, fu definita da Aristotele come il retto discernimento intorno al bene e al male.