Nell’antica Roma, l’appaltatore delle imposte (publicanus) che pagava allo Stato una certa somma come prodotto di una tassa, che poi esigeva per proprio conto. Se ne distinguevano vari tipi: publicani pecuarii (per la tassa sui pascoli), publicani aratores (per la tassa sulla terra arata), publicani decumani (per le decime sul grano) ecc. Appartenevano all’ordine equestre e costituivano l’ordo publicanorum; riuniti in società (societates) per azioni, raggiunsero la massima potenza alla fine della repubblica. L’istituzione declinò con l’Impero a seguito della creazione di funzionari imperiali che riscuotevano direttamente le imposte.
Per la durezza con cui si rivalevano sui contribuenti delle somme anticipate allo Stato, i p. furono sempre detestati; un’eco del disprezzo nei loro confronti si ha anche nel Vangelo, dove i p. sono peccatori; Gesù stesso, adottando il linguaggio in uso, abbina p. e infedeli.