Nell’antico teatro romano, il palcoscenico (gr. λογεῖον) posto dinanzi alla scena, alto in genere 5 piedi. Nell’antica Roma, ogni piattaforma elevata su cui si sale per farsi vedere e udire (per es., il luogo dove siede il magistrato quando rende giustizia o presiede una cerimonia).
Accessorio delle chiese cristiane, destinato alla predicazione e consistente in una specie di balcone più o meno sollevato al disopra degli ascoltatori (fig. A), accessibile mediante un’apposita scaletta talora mobile. Assimilabile, come forma architettonica e usi, all’ambone (e parzialmente alla cantoria), può essere addossato a una parete o isolato nell’interno della chiesa (fig. B): in questo caso è sostenuto da motivi architettonici, per lo più colonne o un piedistallo centrale. È sotto questa forma che il p. divenne, soprattutto nel Medioevo, un elemento di notevole importanza per la ricchezza dell’architettura e lo splendore della decorazione del parapetto, dal quale sporge di regola un leggio per i libri rituali. In epoca più recente, e soprattutto nel periodo barocco, il p. fu più spesso di legno, ma non meno ricco di decorazioni, e talvolta sovrastato da una tettoia. Qualche raro esempio di p. esterno ricorda l’uso della predicazione all’aperto.