linguistica In grammatica, proposizione (o frase) r., quella che si riferisce a un elemento di un’altra proposizione dalla quale è retta; pronomi e aggettivi pronominali r., avverbi r., congiunzioni r. introducono una proposizione r. (il quale, che, quando, dove, come) o relativa interrogativa (chi?, quale?, quanto?, dove? ecc.); pronomi e aggettivi pronominali, avverbi r. indefiniti hanno duplice funzione semantica e sintattica, indefinita e insieme r. (chiunque, qualunque, dovunque ecc.); superlativo r. (contrapposto ad assoluto), forma aggettivale che esprime un rapporto di superiorità limitato a due o più elementi di una determinata categoria (per es., il più giovane dei due fratelli o dei figli). politologia Nelle assemblee parlamentari, regionali, degli enti locali e di altri enti pubblici e privati, si chiama maggioranza r. (o maggioranza semplice) il minimo requisito perché una decisione venga approvata; essa consiste nel semplice prevalere dei voti a favore, in contrapposizione a maggioranza assoluta e a maggioranza qualificata.