Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] . I Gesuiti di Porta Pinciana contestavano con forza l’idea secondo la quale un solo partito, anche se d’ispirazione cristiana come era la Dc di Alcide De Gasperi, fosse in grado di raccogliere i consensi di tutto l’elettorato cattolico. I cattolici ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] rimanevano invece largamente ancorate alla tradizione, immerse in una continuità dove la rottura sociale della tradizione di cristianitàera ancora di là da iniziarsi. E la vicinanza delle strutture capillari della Chiesa a questi esclusi dalla ...
Leggi Tutto
Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] Oltre a consentirgli una più autentica prassi della pietà cristiana, l'Oratorio gli fornì l'occasione di conoscere i la sua gratitudine per il cardinale A. Farnese, il cui ruolo era stato decisivo al conclave e per la stessa formazione del nuovo ...
Leggi Tutto
Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] di cui Dio combatte le guerre. Quell’entità politica, religiosa e istituzionale che chiamiamo cristianità si pensa come l’adempimento nella storia del popolo eletto. La crociata «era il nuovo esodo, la nuova marcia del Popolo Eletto verso la Terra ...
Leggi Tutto
Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] della cultura cattolica»75.
Quando, il 1° gennaio 1898, uscì a Roma la «Cultura sociale» Romolo Murri era già di fatto il leader dei giovani democratico-cristiani, grazie all’azione svolta nel triennio 1894-1897. Le radici della prima Democrazia ...
Leggi Tutto
«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] Manzoni.
«Star basso» voleva dire accettare il peso, alle spalle, di una vita laicale, che «non era stata sempre cristiana»67. Voleva dire accettare di stare come intellettuale (pensiamo sempre alle Osservazioni) nella Chiesa cattolica, sentita come ...
Leggi Tutto
Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] di curia ostili a ogni fermento di novità, ciò che impensieriva di più la Cei era la deriva affermatasi nella Democrazia cristiana verso un accordo politico con ilPartito socialista, che veniva considerata come un clamoroso cedimento ai nemici ...
Leggi Tutto
Storia della messa in Italia
Manlio Sodi
Sommario: Premessa ▭ Dal 1861 al 4 dicembre 1963. Dall’Unità d’Italia al pontificato di Pio X (1861-1914) - Il sorgere e lo sviluppo del movimento liturgico [...] Per la storia della principale manifestazione di culto dei cristiani il 1861 non è una data particolarmente significativa, ma lavori si incentreranno subito sul tema della liturgia perché lo schema era il più pronto, e nel giro di un anno la ...
Leggi Tutto
FIGURAZIONI DEVOZIONALI
P. Skubiszewski
A partire dall'ultimo quarto del sec. 19°, la storia dell'arte distingue nell'iconografia del Tardo Medioevo, considerandole come un fenomeno a parte, quelle [...] l'espressione dei dogmi fondamentali della fede cristiana, che erano parte integrante dell'insegnamento essenziale nr. 42), mentre verso il 1400, a Colonia, la veronica era spesso rappresentata su dittici e tavole, destinati all'uso domestico (Zehnder ...
Leggi Tutto
Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] generale di stabilire una egemonia culturale del cristianesimo, o, se questo era un obiettivo troppo ambizioso, perlomeno di preservare una sottocultura specificamente cristiana. Nell'ultimo quarto del XIX secolo, sotto la denominazione generale di ...
Leggi Tutto
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...