BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] Anche durante il periodo arabo la situazione appare solo di poco meglio documentata in quest'area, dove era prevalente la popolazione greco-cristiana (Falkenhausen, 1983); ma di questa prima fase del monachesimo bizantino in Sicilia non rimangono - a ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] in tre navate da file di colonne (solo la cattedrale era a cinque navate). Sono illuminate da ampie finestre con arco Pavimenti marmorei di Roma dal IV al IX secolo (Studi di antichità cristiana, 36), Città del Vaticano 1983; Ravenna e il porto di ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] navata di S. Paolo f.l.m., la basilica che era anche la massima chiesa benedettina di Roma (Pace, 1991), assume Royal Historical Society 22, 1972, pp. 87-103; A. Petrucci, La concezione cristiana del libro fra VI e VII secolo, SM, s. III, 14, 1973, ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] usati nell'accezione assai più ampia di musulmano arabofono. Gli A. cristiani per es. non vennero mai chiamati Saraceni.Mentre nei primi secoli dell'Islam il nome Saraceni era per gli occidentali soprattutto sinonimo di devastazione o di pirateria, a ...
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CARTOGRAFIA
A. Caruso
La c. ha per oggetto la rappresentazione ridotta della superficie terrestre, in cui si riflettono, nelle varie poche, le diverse concezioni del mondo. Sebbene i documenti geografici [...] XIII, 16, 7). L'idea del mondo, dunque, era assai confusa e l'ambivalenza delle raffigurazioni è imputabile proprio agli di V. Langlois, Paris 1867; Le miniature della Topografia Cristiana di Cosma Indicopleuste. Codice Vaticano Greco 699, a cura di ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] per la salvezza dell'universo (De Orat., 7; PG, XI, coll. 440-441). Così la domenica cristiana, che nella settimana planetaria profana era il giorno dedicato al sole, passò a indicare il Risorto, come l. risorgente, ricollegandosi all'espressione ...
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PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] a Susa (prov. Torino) e lungo l'arco alpino si era strutturato un dominio ostrogoto di confine (Sergi, 1993), ma il Pietro e Colombano in Pagno, "Atti del V Congresso nazionale di archeologia cristiana, Torino 1979", Torino 1982, I, pp. 187-197; S. ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] anteriori all'affermarsi dei principi di una rigida morale cristiana, compaiono anche coppie di amanti e figure di bagnanti funzione apotropaica, poiché fin dall'epoca più antica il b. era considerato un luogo legato ai demoni. Si ha inoltre notizia, ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] -Duc, 1854, p. 34; 1859, p. 508). Il c. era invece posto a ricoprire la cassa con le reliquie sopra un secondo altare, stile e di cronologia, "Atti del V Congresso nazionale di archeologia cristiana, Torino e altrove 1979", Roma 1982, II, pp. 539-549 ...
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ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] degli Apostoli; le virtù e i vizi; la Chiesa e la società cristiana; l'anticristo, la fine del mondo, il paradiso e l'inferno; perché si trovava in Francia, ma anche perché il francese era allora la lingua più diffusa. L'opera venne portata a termine ...
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era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...