spettare
" Riguardare ", " riferirsi ", intransitivo; da ricollegarsi all'uso comune del latino scolastico di spectare (con ad e l'accusativo). Usato da D. una sola volta, in Cv IV XXII 10 qui s'intende [...] animo solamente quello che spetta a la parte razionale, cioè la volontade e lo intelletto ...
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quod
Congiunzione latina, che ricorre fra le parole con cui Adriano V solennemente afferma la sua dignità di pontefice; introduce una proposizione che il latino classico porrebbe all'accusativo e infinito: [...] scias quod ego fui successor Petri (Pg XIX 99) ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] improvviso: prima di essa si hanno fasi in cui i casi sono tre (nominativo, genitivo-dativo o obliquo e accusativo) o due (nominativo e accusativo-obliquo o, meglio, un caso soggetto e un caso retto). Paradigmi a due casi sono presenti nel romeno e ...
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mea
Nominativo femminile singolare del possessivo latino meus, adoperato nel ‛ descort ' trilingue: locutus sum in lingua trina, / ut gravis mea spina / si saccia per lo mundo (Rime dubbie V 42). La [...] stessa forma, corrispondente all'accusativo plurale neutro, al v. 4 Iam audi[vi]ssent verba mea Graeci! ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] iī in di e simili v. Vocal., 33. Nella 3ª declinazione la desin. -ēs era la forma propria dei temi in -i e di accusativo plurale dei temi in consonante, -īs era la forma propria di acc. plur. dei temi in -i-; avvenuto il sincretismo fra le due specie ...
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abbandonare
Freya Anceschi
Gallicismo, assai documentato nella lingua del Due e Trecento; ricorre in tutte le opere di D. e nel Fiore, nelle medesime accezioni dell'uso odierno. Regge molte volte un [...] pronome accusativo, mettendo in rilievo il sentimento di paura della solitudine e dell'abbandono, che si avverte in molti passi danteschi (si veda il caso esemplare di Pg III 20 Io mi volsi dallato con paura / d'essere abbandonato). S'incontra con ...
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Teoria glottogonica, in voga nell’Ottocento, secondo cui i casi delle lingue indoeuropee sarebbero stati in origine tutti casi di valore concreto e, più specialmente, locale: così il genitivo sarebbe stato [...] in origine un caso di provenienza, l’accusativo un lativo ecc. ...
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donare
Calogero Colicchi
Questo verbo, che ha solo due occorrenze nella Commedia, si trova adoperato specialmente nelle Rime e nel Fiore.
Nella maggior parte dei luoghi vale " dare in dono ", sia nel [...] CLXXIII 3, CLXXIX 1, CXC 11, CXCII 2, CXCIII 13, CCXXIV 14, Detto 39, 383 e 405; è costruito sicuramente con l'accusativo della persona, in Fiore CLXXIII 6 tu ha' rifiutato gran signore, / che riccamente t'avrebbe donata; CLXXVII 3 quel dolente fosse ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] e amantem, accusativo di amans). Il participio presente si forma con la desinenza -nte, aggiunta alla radice del verbo, e la vocale tematica (-a per la prima coniugazione,-e per le rimanenti; ➔ coniugazione verbale). Il participio passato regolare si ...
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MASTIO
M.W. Thompson
Torrione, spesso isolato, posto a controllo delle difese di un complesso castrale o di un palazzo fortificato, simbolo della signoria esercitata dal possessore sul castello e su [...] un vasto territorio circostante; il termine francese donjon deriva dall'accusativo tardolatino dominionem, derivato da dominus 'signore'. Il termine italiano m. è la forma toscana di maschio, usata con valore figurato.A prescindere dal simbolismo ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della declinazione latina, e anche greca e di...
accusa
accuṡa s. f. [der. di accusare]. – 1. a. L’atto, le parole con cui si attribuisce a qualcuno una colpa: fare, muovere, rivolgere un’a.; provare, ribadire, confutare, ritorcere, smentire, dimostrare falsa un’a.; questa è un’a. del tutto...