I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] , obbedire, sparare, telefonare), l’oggetto animato è introdotto dalla preposizione a (tale costrutto è noto come ➔ accusativo preposizionale; cfr. Bossong 1998), struttura diffusa in molti dialetti centro-meridionali e nel registro informale delle ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] appunto in latino, soltanto alcune parole (come lupus), e non altre (come vidēre), sono flesse per il caso (nominativo, accusativo ecc.). Viceversa, soltanto parole come vidēre, e non parole come lupus, sono flesse per il tempo (presente, passato ecc ...
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Il femminile è, insieme al ➔ maschile, uno dei due valori che assume il ➔ genere grammaticale in italiano (anche se esistono tracce frammentarie di ➔ neutro). Al pari del maschile, il femminile riguarda [...] al maschile lui: Piera è dovuta partire: lei è stata purtroppo costretta a prendere tale decisione.
Il clitico accusativo corrispondente a Lei, la (scritto di solito con iniziale maiuscola), è unigenere femminile anche se con referente maschile ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] esiste la costruzione dell’oggetto preposizionale (vedere a qualcuno; cercare a qualcuno, ecc.), ma anche nell’italiano toscano e settentrionale (➔ accusativo preposizionale). È il notissimo caso di a me mi:
(34) a me, non mi cerca nessuno
(35) a te ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] ’identificazione di soggetto e oggetto diretto: il primo è il nome al nominativo (puer), il secondo quello all’accusativo (puellam), qualunque posizione abbiano. Una frase come puellam puer amat avrà una caratterizzazione pragmatica diversa, ma senza ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] 2. L’italiano fuori risale alle forme locative latine foris (ablativo locativo plurale, esprimente stato in luogo) e foras (accusativo plurale, esprimente moto a luogo), a loro volta facenti capo al nome fores, dal termine indoeuropeo per «porta». In ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] regionali o diastratiche basse in favore di me, te.
Nel sistema dei clitici di terza persona, a lo, la, li, le (accusativi) si contrappongono gli, le, loro (dativi) e il genitivo ne. Anche qui, il paradigma (nelle forme dative) è in riduzione, ma ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] predicativa di dire, possibile oggi nei registri elevati, è da collegarsi alla maggiore frequenza in italiano antico dell’➔accusativo con l’infinito: dicono il dolce essere amaro.
Anche in italiano antico i complementi predicativi tendono a seguire ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] subito dopo la forma del verbo fare del quale fungono da oggetto (più o meno al modo dell’ordinamento dell’➔accusativo con l’infinito).
Biville, Frédérich (1995), Enoncés factitifs latins. Syntaxe et sémantique, in De usu. Études de syntaxe latine ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] come «domum constrūctam habeō» «ho una casa costruita», in cui l’accordo del participio era controllato dall’oggetto in accusativo del verbo, si è sviluppata la perifrasi verbale italiana ho costruito una casa. Rohlfs (1949-1954; trad. it. 1966 ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della declinazione latina, e anche greca e di...
accusa
accuṡa s. f. [der. di accusare]. – 1. a. L’atto, le parole con cui si attribuisce a qualcuno una colpa: fare, muovere, rivolgere un’a.; provare, ribadire, confutare, ritorcere, smentire, dimostrare falsa un’a.; questa è un’a. del tutto...