La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...] lavanda
calabr. pilazzu ~ it. palazzo
Casi di applicazione più regolare del mutamento dissimilatorio riguardano la derivazione di aggettivi da nomi mediante l’aggiunta del suffisso -ale che, se preceduto da una base contenente una consonante laterale ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] sono essere e avere. Essi hanno anzitutto significati autonomi:
(a) Il verbo essere, se usato in unione con un nome o con un aggettivo, ha valore copulativo (➔ copulativi, verbi): è il più alto e il più forte della classe, alza un banco con una mano ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] e 1973; Dardano 19862).
Nell’ambito del lessico emergono soprattutto:
(a) i nomi derivati dai verbi e dagli aggettivi, con un chiaro effetto di astrattezza: l’osservazione (relativa a ...), la preoccupazione (di ... / riguardo a ...), la propensione ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] 1986), alcuni possono anche essere usati per esprimere significati diversi o formare lessemi diversi da nomi (per es., laniero aggettivo) o a partire da parole appartenenti a parti del discorso diverse (per es., apprendista da apprendere verbo).
Il ...
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Il troncamento è, nell’accezione più ampia, un fenomeno fonologico che consiste nella cancellazione di segmenti o sillabe finali di parola, che può verificarsi in condizioni fonologiche varie; sono, infatti, [...] vieni»); e, in vari contesti, nemmen.
Viene talvolta incluso nella fenomenologia del troncamento il caso dei determinanti e aggettivi prenominali un/uno, quel/quello, bel/bello, buon/buono. Le condizioni che regolano la distribuzione di queste forme ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] o unite da congiunzioni coordinanti (it. e, né, o, ma ecc.), o subordinate, se unite alla reggente da pronomi, aggettivi o avverbi relativi, o da congiunzioni subordinanti. Tra le subordinate: le causali indicano la causa, la ragione per cui avviene ...
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La retroformazione consiste nella formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come ➔ affissi: telemisurare da telemisurazione, [...] Ciò è probabilmente dovuto (secondo Rainer 2004) alla maggiore predicibilità del significato del verbo a partire da un nome o da un aggettivo deverbale rispetto al rapporto semantico fra basi nominali o aggettivali e loro derivati. Tra i pochi nomi e ...
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L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] relative alla qualità, alla quantità, alla posizione nello spazio, al possessore, ecc. Tale elemento aggiuntivo, se espresso da un aggettivo, prende il nome di ➔ attributo. Così in una frase come
(2) questa ragazza vive in una grande città
l’analisi ...
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Le lettere commerciali e ufficiali (► stile epistolare; ➔ lettere e epistolografia) sono divise in più sezioni, per ognuna delle quali si sono affermate delle convenzioni nell’organizzazione grafica e [...] emittente rispetto al destinatario e delle motivazioni della lettera.
Il titolo, a sua volta, è abitualmente preceduto da un aggettivo di cortesia, talvolta espresso al superlativo assoluto: il più usato è gentile (gent. / gent.mo); abbiamo poi i più ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] ’ambito dei modi non finiti usati come forme nominali del verbo (le due forme di supino e il gerundio) o come aggettivi deverbali (il gerundivo laudandus «che deve essere lodato»). Il supino e il gerundivo non sono stati continuati, mentre si è avuta ...
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aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.