Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] De Amicis). Adoperato da solo, ha il significato di «stare», «trovarsi»: Chi dava a voi tanta gioia è per tutto (AlessandroManzoni, Promessi sposi).
(b) Il verbo avere ha il significato di «possedere»: Oltre a questo, ch’era l’ornamento particolare ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] ministro Coppino, del 1867; l’anno dopo Emilio Broglio, ministro della Pubblica Istruzione, varò una commissione presieduta da ➔ AlessandroManzoni, il cui scopo era «aiutare a rendere più universale in tutti gli ordini del popolo la notizia della ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] con la finalità e con l’intenzione scompare:
(24) il lago cessa, e l’Adda ricomincia, per ripigliar poi nome di lago (AlessandroManzoni, ventisettana dei Promessi Sposi, cap. I)
(25) il nonno di Lucia è rimasto a letto tutta l’estate per morire in ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] (Giosuè Carducci, “Mezzogiorno alpino”), lezzo de’ cadaveri (Ugo Foscolo, “I sepolcri”), strepito di vera gloria (AlessandroManzoni, “Il cinque maggio”).
Finetti, Gian Francesco (1936), Difesa dell’autorità della Sacra Scrittura contro Giambattista ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] (➔ accademie nella storia della lingua; ➔ cortigiana, lingua). Molto note, infine, sono le riflessioni sul tema di ➔ AlessandroManzoni, che nei Promessi sposi rifiutò il «colore locale» di cui aveva parlato nella prima Introduzione al Fermo e Lucia ...
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FERRARI, Paolo
Sergio Torresani
Nacque a Modena il 5 apr. 1822 da Sigismondo, ufficiale estense, e da Elisabetta Palmieri. Dopo che il padre fu nominato comandante del battaglione scelto dei Cacciatori [...] dell'Accademia dei Rinnovati (filarmonica e filodrammatica), dove lesse Plauto e Terenzio, Walter Scott e Ipromessi sposi di AlessandroManzoni. Nel 1845 sposava la ventiduenne Ersilia Bianchini, dalla quale avrà sette figli.
Nel 1848 si trasferì a ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] il discorso» (Rigutini 1885: 43-44).
Un esempio di interpunzione analitica è costituito dai Promessi sposi di ➔ AlessandroManzoni che, nel passaggio dalla prima alla seconda edizione, aggiunge virgole perfino in sovrabbondanza, come non manca di ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] modo, non sembra utile né persuasivo definire puriste, sulla base di alcune convergenze, la teoria e la prassi di ➔ AlessandroManzoni e dei manzoniani, che propongono e diffondono l’ideale di una lingua nazionale fondata sull’uso fiorentino colto ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] a sedere […] sente un rumor cupo […] butta le gambe fuor del letto […] guarda all’uscio, lo vede aprirsi (AlessandroManzoni, I promessi sposi XXXIII)
Il presente può fare riferimento a un evento posteriore al momento dell’enunciazione, assumendo il ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] che accolga diversi apporti macroregionali: esemplare a questo riguardo è il dibattito fra ➔ Graziadio Isaia Ascoli e ➔ AlessandroManzoni nell’ultimo quarto dell’Ottocento), si è piuttosto allontanata dal modello toscano. Il risultato è che tutto ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...