alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] arcaica si deve ammettere già tra il 5° e il 3° sec. a.C. (a cui risalgono anche le più antiche tracce di scrittura alfabetica in India) e ancor più nei secoli successivi. Ma è l’impero che si mostra come l’epoca di maggiore diffusione dell’a. in ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] pubblica strada tutto il giorno?». Il primo dovere della «classe agiata ed intelligente» doveva esser quello di «dare non solo l’alfabeto ed il pallottoliere al povero lazzarone ed al contadino; ma un tetto, ma l’aria pura e la luce, un tozzo di ...
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La grande scienza. Public understanding of science
Massimiano Bucchi
Public understanding of science
L'espressione Public understanding of science individua un'area di studi interdisciplinare che si [...] ammesso che così sia) agli specialisti. Martin W. Bauer e Ingrid Schon, per esempio, hanno criticato gli studi sull'alfabetismo scientifico condotti da Jon D. Miller per la NSF per aver misurato la comprensione pubblica del metodo scientifico sulla ...
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editoria
Margherita Zizi
L'industria della parola scritta
L'editoria è l'industria che si occupa della pubblicazione e della distribuzione di libri, quotidiani e periodici e della diffusione di informazione. [...] , opere divulgative e religiose.
Alla fine del Settecento, con lo sviluppo tecnologico promosso dalla rivoluzione industriale e l'alfabetismo di massa che crea un gran numero di potenziali lettori, l'editoria conosce un nuovo slancio. Si diffondono ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] una scuola andava dal massimo del 53% della Lombardia (1830) al minimo del 12% del Regno delle due Sicilie. L’alfabetismo però crebbe, seppur molto lentamente: secondo il censimento del 1871, il livello di analfabetismo era del 73% tra i nati nel ...
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Giuliano Vigini
Best-seller
Gli eredi dello zio Tom
Che cosa è
un best-seller
di Giuliano Vigini
5 maggio
Si inaugura il Salone del Libro di Torino che vede la partecipazione di 1200 editori e oltre 1500 [...] livello. L'apprendimento della lettura avveniva in maniera codificata: nelle scuole monastiche, una volta che si conosceva l'alfabeto, si passava alla tappa seguente, ovvero all'apprendimento delle frasi. Si imparava a memoria il Salterio, che era ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] popolare assai evidente all’inizio del XX secolo ma oggi in via di attenuazione per la riduzione dei casi di alfabetismo minimale e l’affermarsi di un registro medio, descritto da Sabatini (1985), coincidente con lo standard attuale.
Lo standard ...
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ISTRUZIONE E SISTEMI SCOLASTICI
Norberto Bottani e Sherwin Rosen
Sociologia
di Norberto Bottani
Introduzione
Oggigiorno la possibilità di ricevere un'istruzione è ormai ampiamente diffusa: una rete [...] di istruzione inferiori, in quanto l'istruzione primaria è estesa a quasi tutta la popolazione. In queste economie l'alfabetismo ha un grandissimo valore e le prospettive per chi resta analfabeta sono così scarse che praticamente tutti investono nell ...
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alfabeta
alfabèta agg. e s. m. e f. [tratto da analfabeta, cui è contrapposto] (pl. m. -i), burocr. o letter. – Chi sa leggere e scrivere, chi non è analfabeta: o tribù di lettori fino a un certo segno alfabeti, ascolta (Carducci).