GUARNA, Andrea
Stefano Simoncini
Nacque probabilmente a Cremona in una data imprecisata nella seconda metà del Quattrocento. In base agli scarni dati di cui disponiamo non è possibile avanzare un'ipotesi [...] , potrebbe adombrare una polemica contro un'eccessiva grecizzazione della cultura (di cui poteva essere considerato alfiere l'Erasmo frequentatore dell'Accademia Manuziana), che rischiava di marginalizzare le prerogative, anche politiche, della ...
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BONAPARTE, Carlo Luciano, principe di Canino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Parigi il 24 maggio 1803, dall'unione, legalizzata nell'ottobre dello stesso anno, di Luciano e di Alessandrina Bleschamps, [...] nel nulla o venivano respinte con le votazioni: a parte lo scontro con i moderati, di cui pareva essersi fatto alfiere D. Pantaleoni, il B. era quasi solo nel campo dei democratici romani, in opposizione netta a Sterbini, ormai troppo condizionato ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] nei secoli è in gran parte debitrice del verdetto dantesco, che lo relegò al di là del dolce stil novo, alfiere di una poesia municipale, ancorché aperta allo sperimentalismo di marca provenzale.
Era soprattutto nella lingua che Dante identificava il ...
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BRAGAGLIA, Anton Giulio
Sisto Sallusti
Nacque a Frosinone l'11 febbr. 1890 da Francesco, poeta vernacolo e direttore artistico della Cines, e da Maria Tassi. Dal padre, estroso e mordace, e dalla madre, [...] epurati in prima istanza dal ministero della Cultura popolare, primo fra tutti E. O'Neill, del quale egli fu l'alfiere italiano (è pure vero che nel repertorio della Compagnia stabile trovarono posto anche autori rinascimentali come il Ruzzante e P ...
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BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] a Milano.
Anche nella repressione dell'eresia il B. rimase lontano dagli eccessi di rigore che fecero del Borromeo l'alfiere intransigente della Controriforma. Vero è che il problema degli eretici si poneva con assai minor forza a Piacenza che a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Salvatorelli
Angelo d'Orsi
Figura a lungo quasi dimenticata, Luigi Salvatorelli da qualche anno ha ritrovato un suo posto nella storiografia e nel dibattito culturale. La politica costituisce [...] limiti dell’azionismo, in particolare della corrente ‘di destra’, legata a Ugo La Malfa, di cui Salvatorelli sarà sempre alfiere, anche dopo la fine di quella breve esperienza (marzo 1946), che segue non casualmente la scissione del Partito d’azione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Cantù
Ada Gigli Marchetti
Cesare Cantù, scrittore, polemista, storico, letterato, giornalista, educatore e organizzatore di cultura, non senza incursioni nella politica, fu attivo pressoché per [...] di dar vita al romanzo veramente popolare, sul piano dei contenuti lo bollava come esponente del peggiore moderatismo cattolico e quale alfiere di un «uomo di natura più pecorina che umana» (De Sanctis 1897, p. 255).
Non meno severamente, Croce lo ...
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PERTINI, Alessandro
Umberto Gentiloni Silveri
PERTINI, Alessandro (Sandro). – Nacque a San Giovanni, frazione del Comune di Stella (Savona), il 25 settembre 1896 da Alberto (1853-1908) e da Maria Muzio [...] con cui seppe interpretare il ruolo di presidente, insieme al prestigio che lo circondava come intransigente alfiere dell’antifascismo, contribuirono in misura determinante a stabilizzare le sorti della democrazia italiana in uno dei suoi ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] il F. non abbia mai condiviso una visione pessimistica e anzi, come si vedrà, si sia fatto alfiere di una concezione saldamente progressista dello sviluppo storico e sociale, concordava tuttavia nella diagnosi corrente sul pesante immiserimento ...
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MANGIAROTTI, Dario e Edoardo
Fabrizio Orsini
Unigenito di Giuseppe e Alessandrina Oggionni, Dario – nato a Milano il 18 dicembre 1915 – crebbe con la famiglia che il padre formò con Rosetta Pirola [...] e lo spirito avvenieristico.
L'Olimpiade Italiana fu l'ultima di Edoardo. Per la seconda volta fu nominato alfiere portabandiera nella cerimonia di apertura. Si polemizzò non poco per la sua partecipazione come atleta e dirigente. All'età ...
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alfière1 s. m. (f. -a) [dallo spagn. alférez, e questo dall’arabo al-fāris «cavaliere»]. – 1. Titolo e grado di chi portava lo stendardo delle milizie, nel medioevo e nell’età moderna (analoghe funzioni aveva presso i Romani l’aquilifer, portatore...
alfière2 s. m. [dall’arabo al-fīl «elefante», alterato per raccostamento alla voce prec. (v. alfino)]. – Pezzo del gioco degli scacchi, in numero di due per ogni giocatore, detti, a seconda della loro collocazione a fianco del re o della regina,...