sottoinsieme
sottoinsième (o sottinsième) [ALG] Di un insieme I, ogni insieme J costituito da alcuni elementi di esso, che si chiama insieme contenuto o incluso in I, scrivendo J⊂I. ◆ [ALG] S. algebrico [...] irriducibile: v. varietà algebrica: VI 473 d. ◆ [ALG] S. denso: v. varietà algebrica: VI 474 b. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Algebra
Claudio Procesi
Algebra
Per comprendere la storia dell'algebra del XX sec. è necessario fare un breve quadro dello sviluppo della disciplina [...] Ai e Bi di tutti gli operatori su Ui e Vi rispettivamente, si formano i prodotti tensoriali Ui⊗Vi e Ai⊗Bi (che si identifica con l'algebra di tutti gli operatori su Ui⊗Vi) e le somme dirette W:=⊕Ki=1Ui⊕Vi,R:=⊕Ai, e S:=⊕Bi. Si ha allora che R e S ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. L'algebra e il suo ruolo unificante
Roshdi Rashed
L'algebra e il suo ruolo unificante
La seconda metà del VII sec. vede il costituirsi [...] tre casi a seconda che BC=AB, BC>AB e BC⟨AB. Consideriamo il primo caso, per BC=AB (fig. 5), che corrisponde alla condizione algebrica c1/3=a/2. Completiamo il quadrato DC e tracciamo l'iperbole A passante per D e che ammette AC e CE per asintoti ...
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Matematica
Termine, derivato dall’appellativo al-Khuwārizmī («originario della Corasmia») del matematico Muḥammad ibn Mūsa del 9° sec., che designa qualunque schema o procedimento sistematico di calcolo [...] (per es. l’a. euclideo, delle divisioni successive, l’a. algebrico, insieme delle regole del calcolo algebrico ecc.). Con un a. si tende a esprimere in termini matematicamente precisi il concetto di procedura generale, di metodo sistematico valido ...
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Il matematico delle equazioni di grado superiore
Il medico e matematico italiano Paolo Ruffini, vissuto tra Settecento e Ottocento, deve la propria fama ai risultati raggiunti in campo algebrico. Ha scoperto [...] di una equazione in cui l’incognita è presente al massimo con il grado 1, cioè di una equazione algebrica di primo grado (algebra).
Esistono anche equazioni di grado maggiore. Se, per esempio, ci si chiede quale numero moltiplicato per sé stesso dà ...
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Matematico (Orbassano 1890 - Genova 1977), fratello di Palmiro, prof. di matematiche applicate nell'univ. di Zurigo (1924-26), poi (dal 1926) di geometria nell'univ. di Genova; autore di notevoli studî [...] di geometria proiettiva, sia nell'indirizzo algebrico sia in quello differenziale. Socio nazionale dei Lincei (1968).
Palmiro Togliatti ...
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problema, formalizzazione di un
problema, formalizzazione di un traduzione di un problema in forma matematica. Dopo averne isolato i dati e le relazioni essenziali, la formalizzazione consiste nell’esprimere [...] il problema attraverso qualche linguaggio simbolico (per esempio algebrico, attraverso equazioni o disequazioni, o di programmazione, attraverso variabili e opportune istruzioni) in modo tale che lo si possa risolvere attraverso il calcolo in quel ...
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chiusura algebrica
chiusura algebrica in algebra, si definisce chiusura di un campo K, indicata con k̄ il più piccolo campo algebricamente chiuso che lo contiene; esso coincide con il massimo campo contenente [...] K ogni elemento del quale è algebrico su K. Ogni campo ammette una chiusura algebrica, la quale è univocamente determinata a meno di isomorfismo. Per esempio, la chiusura algebrica del campo R dei numeri reali è costituita dal campo C dei numeri ...
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Gelfond
Gelfond Aleksandr Osipovič (San Pietroburgo 1906 - Mosca 1968) matematico russo. Ha dato importanti contributi allo studio e alla caratterizzazione dei numeri irrazionali trascendenti. In particolare [...] il settimo problema di Hilbert (→ Hilbert, problemi di) stabilendo che se α è un numero algebrico diverso da 0 o 1 e se β è un numero irrazionale algebrico, allora la potenza αβ è un numero trascendente, risultato oggi noto anche come teorema di ...
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Matematico greco vissuto in Alessandria verso il 250 d. C. Ci rimangono di lui, oltre a un libro sui Numeri poligonali, i primi sei libri di Aritmetica (gli altri sette sono andati perduti). D. è da considerarsi [...] di 2º grado. È probabile che l'opera di D. sia stata il punto di partenza dell'algebra araba, ed è certa la sua influenza sulla scuola algebrica italiana (R. Bombelli scoprì, tradusse e commentò i primi cinque libri dell'Aritmetica). Alcuni termini ...
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algebrico
algèbrico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci). – Di algebra, che concerne l’algebra: calcoli a., somma a., analisi a., ecc.; in partic.: espressione a., ogni scrittura in cui compaiano numeri, lettere e indeterminate, queste ultime...
algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...