L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] costellazioni o giaciture fisse, entro cui certi lemmi e non altri si richiamano reciprocamente, come nel caso di acerbo quasi 177), fanno tuttavia riscontro la «polisemia» e gli «usi semantici singolari», talora audaci e inediti, di quegli stessi ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] ereditario del principe
d. Sono questi dominii così acquistati o consueti a vivere sotto uno principe o usi ad essere liberi; et acquistonsi o con l’arme d’altri o con le proprie, o per fortuna o per virtù (Machiavelli 1994: 183-184)
(3) a. NICIA ...
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CIAMPI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Nacque a Pistoia il 30 ott. 1769 da famiglia povera; compì gratuitamente i primi studi nel seminario della sua città e a ventisei anni fu ordinato sacerdote, senza [...] Academia Italiana gehört habe") qualche merito al confronto con gli altri eruditi toscani; ma anch'egli - aggiungeva - nella dotta restando limitate al variare di elementi esteriori come gli usi e costumi correnti. In effetti il classicismo del C. ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] scrittura, la seconda è quella parlata "sotto il Re Latino, e gli altri Re del Lazio, e poi sotto que' di Roma, nella quale che sono il senese e il fiorentino cercandodi cogliere gli usi più appropriati. Una rilevante parte del lavoro è dedicata ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] l’ebrezza all’estremo esploratore». Ma la varietà degli usi lessicali non è in sé sufficiente; è necessario un discosta mai, non solo nello scrivere romanzi ma anche per gli altri testi, tanto in prosa quanto in versi. L’atteggiamento linguistico ...
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DONATI, Forese
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XIII da Simone di Forese e Tessa (Contessa), nobile donna di cui s'ignora il casato.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente [...] Par. III, 106: "Uomini... a mai più ch'a bene usi" (Aquilecchia).
Secondo altre letture il D. sarebbe in qualche modo da di Manetto Donati, moglie di Dante. Il D. visse con gli altri Donati presso S. Pier Maggiore a borgo Pinti.
Posteriori alla morte ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] l’inesistenza della lingua italiana, salvo che negli usi letterari, di fronte alla vitalità dei dialetti. La sinonimi comuni di tipo colto, preferisce questi ultimi. In altri casi sceglie voci formali rispetto a sinonimi correnti, senza escludere ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] il ➔ che polivalente:
Un bastimento come non ce n’erano altri, colla corazza, vuol dire come chi dicesse voi altre donne schiarire» (e non a rosseggiare) e, con più ragione, usi preposizionali di origine dialettale (sala di ballo per da ballo; ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] a Londra con titolo Fingal, seguito due anni dopo da altri scritti ossianici, accolti da Cesarotti nella seconda e nella terza uniformemente dalla nazione». La lingua parlata serve agli usi comuni, risponde a una necessità pratica immediata, non ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] di sieno) nella 3a persona pl. del congiuntivo presente. E non mancano altri tratti essenziali dell’italiano medio quali l’uso (a partire dalle opere della in quanto non graduabile secondo i diversi usi o funzioni della lingua. Per tali difficoltà, ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....