SARASATE de NAVASCUÈS, Pablo Martín de
Michelangelo Abbadò
Violinista e compositore, nato a Pamplona nella Navarra il 10 marzo 1844, morto a Biarritz il 21 settembre 1908. Fu artista precoce. In seguito [...] al genere brillante. Caratteristiche le sue Danze spagnole, alcune delle quali tuttora spesso eseguite (Romanza andalusa, Zapateado, Malagupeña, Jota navarra, ecc.). Più famosa la sua rapsodia Zigeunerweisen. Interamente dimenticate invece le ...
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Scrittore venezuelano, nato a Maracaibo il 3 luglio 1810, morto il 2 gennaio 1860. La rivoluzione del 1830 l'obbligò a interrompere la carriera scientifica e a consacrarsi momentaneamente a quella delle [...] finito.
La sua poesia costituì una reazione contro il romanticismo in ritardo e un ritorno alle scuole salmantina e andalusa, secondo una precettistica di tendenze classicheggianti: più che un poeta egli fu, secondo l'espressione di Menéndes y Pelayo ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] cinque cupole. Da notare il minbar in legno, considerato tra i più belli del mondo islamico. Anche la moschea degli Andalusi presenta le navate parallele, ma i lavori che vi hanno avuto luogo dopo la fondazione non sono stati altrettanto felici, come ...
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Poeta spagnolo (Moguer, Huelva, 1881 - San Juan, Puerto Rico, 1958). Autore dalla limpida semplicità espressiva vicina al simbolismo, nelle sue poesie associa a una raffinata ricerca lessicale una crescente [...] raccolte: Platero y yo (1914; edizione completa 1917) e Animal de fondo (1949).Premio Nobel per la letteratura (1956).
Vita
Andaluso d'origine e per sensibilità, dopo aver compiuto i suoi primi studî a Siviglia, si trasferì a Madrid, dove non prese ...
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LOS MILLARES
E. Castaldi
Sito eponimo nella Spagna sud-orientale, il quale caratterizza una particolare facies culturale nell'ambito dell'Eneolitico e della prima Età del Bronzo e che, completando la [...] una decorazione a motivi oculari, estrema stilizzazione del volto umano, quale si trova negli idoli della cultura megalitica andalusa e del S del Portogallo. Abbondantissima e varia la ceramica: vasi campaniformi (di tipo evoluto con ventre basso ...
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mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] S. Salvador e S. Martin di Teruel, 13° e 14° sec.; torri di S. Maria a Tauste, S. Pablo di Saragozza ecc.). Nell’Andalusia il nucleo m. segnò il corso dell’architettura sin dal 13° secolo. Una serie di chiese (S. Marco a Siviglia, S. Matteo a Carmona ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] da un certo Ḫalaf ibn al-Mu῾āḏ (attivo nel 1000 ca.), che sembra rappresentare il primo esempio noto di uno strumento andaluso di questo genere; vi troviamo i disegni di una rete (con indicatori per 27 stelle che corrispondono al tipo III di ...
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RICALDONE, Pietro
Marta Margotti
RICALDONE, Pietro. – Nacque a Mirabello, in provincia di Alessandria, il 27 luglio 1870 da Luigi e da Candida Raiteri; suo fratello Francesco era maggiore di otto anni.
Fu [...] , di una collana editoriale, delle scuole elementari e del liceo. Nel 1902 fu nominato ispettore delle case salesiane dell’Andalusia. Durante il suo mandato, ampliò le iniziative esistenti e promosse l’apertura di quattro nuove case per la formazione ...
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Grot, Anton
Alessandro Cappabianca
Nome d'arte di Antocz Franti-szek Groszewski, scenografo cinematografico polacco, nato a Kelbasin (Polonia) il 18 gennaio 1884 e morto a Stanton (California) il 21 [...] in quanto ricchi di indicazioni tonali ed effetti di luce. Di gusto più raffinato furono invece le scenografie, tra barocco e arte andalusa, per A midsummer night's dream (1935; Sogno di una notte di mezza estate) di Max Reinhardt e William Dieterle ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] lo stretto di Gibilterra al comando di Ṭāriq ibn Ziyād (92 èg., 711), la Spagna (che gli Arabi chiamarono al-Andalus dal nome dei Vandali che l'avevano posseduta) fu sottomessa senza troppa difficoltà (il comando supremo fu assunto da Mūsà ibn ...
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andalusite
andaluṡite s. f. [der. di andaluso, col suff. -ite]. – Minerale rombico, nesosilicato di alluminio, che si presenta in cristalli prismatici, di colore da rosso a grigio; le andalusiti trasparenti, usate come gemme, manifestano un...
andaluso
andaluṡo agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Andalusìa, regione della Spagna merid.: i marmi a.; danze a.; come sost., abitante o nativo dell’Andalusia. Razza a., polli a., razza di polli a mantello generalm. grigio reticolato di nero (tale...