Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] e Virgilio per la poesia), da studiare con intensità e devozione, assimilandone , Franco Fortini e Andrea Zanzotto).
Un cascame , Paolo (1844), Storia delle belle lettere in Italia, Firenze, Società editrice Fiorentina, 2 voll.
Foscolo, Ugo (1970 ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] europea, vol. Il Novecento. Scenari di fine secolo 2, dir. da N. Borsellino & L. Felici, Milano, Garzanti, pp. 3-95.
De Benedetti, Andrea (2004), L’informazione liofilizzata, Firenze, Cesati.
De Blasi, Nicola & Fanciullo, Franco (2002), La ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] ’edizione del dialogo latino del ➔ Bembo De Aetna (1496) stampata da Aldo Manuzio. L’apostrofo compare in: ain’ per aisne «dici
Fornaciari, Raffaello (1879), Grammatica italiana dell’uso moderno, Firenze, G.C. Sansoni.
Gozzano, Guido (20082), Poesie ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] che si prestano a essere confusi con omografi (come dà verbo / da preposizione) e sui monosillabi che, per il fatto Note sulla grafia italiana nel Rinascimento, in Id., Saggi linguistici, Firenze, Le Monnier, pp. 197-225 (già in «Studi di filologia ...
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Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] a tutti!» (Andrea De Carlo, Uto, Bompiani, 2007, p. 41)
Abbiamo anzitutto una brevissima catena anaforica [2] costituita da il pane congresso internazionale di studi della Società di linguistica italiana (Firenze, 19-21 ottobre 2000), a cura di N. ...
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Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] lingua italiana offerti a Ghino Ghinassi, a cura di P. Bongrani et al., Firenze, Le Lettere, pp. 289-312.
Raicich, Marino (1982), Scuola, cultura e politica da De Sanctis a Gentile, Pisa, Nistri-Lischi.
Santamaria, Domenico (1997), Il “Proemio” dell ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] d’essere o di essere, d’udire o di udire. Da non si elide mai: da eroi, da amare, da Algeri, salvo che in alcune forme cristallizzate d’ora in e grafia dell’italiano, a cura di P. Fiorelli, Firenze, Sansoni (1a ed. 1941).
Canepari, Luciano (19832), ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] espresso dal verbo:
(10) Sola, seguendo da distante Galateo, giunse a Pratofungo, e i ).
Alcuni autori, come il siciliano Andrea Camilleri, usano il passato remoto per ’inizio del ’900 ai quotidiani on line, Firenze, Cesati, pp. 104, 206-208.
Brambilla ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] di tutte quelle tecniche che di nuovo «s’allontanano da l’uso commune» (così nei Discorsi sul poema eroico Molinari, Parma, Guanda.
Afribo, Andrea (2001), Teoria e prassi della gravitas nel Cinquecento, Firenze, Cesati.
Baldassarri, Guido (1970), ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] secondo cui, traducendo, occorre avere riguardi non tanto per la lingua da cui si traduce, ma per quella in cui si traduce, Monti, -1861), Firenze, Sansoni.
Dardi, Andrea (1990), Gli scritti di Vincenzo Monti sulla lingua italiana, Firenze, Olschki. ...
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ius scholae (Ius Scholae) loc. s.le m. Principio per cui i minori nati da genitori stranieri possono acquisire la cittadinanza al termine di un ciclo di studi. ◆ «se è vero che a 18 anni, e con uno "spaziofinestra" di un anno, si acquisisce...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...