(lat. Quirites) Nome dei Romaniantichi, che li designa in quanto cittadini; è conservato nella formula Populus Romanus Quirites[que] (anche S.P.Q.R. probabilmente è da intendersi all’inizio: Senatus [...] il nome da quello della tribù che fondò Roma. L’etimo è incerto: gli antichi lo facevano derivare dalla città sabina di Curi (dopo la fusione dei Sabini con i Romani) o da curis «lancia» (uomini armati di lancia); studiosi moderni lo hanno posto ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] aspetto rituale sopra quello mitologico. Dal carattere delle divinità e dei culti si possono dedurre gli interessi esistenziali degli antichiRomani: soprattutto, l’agricoltura e la guerra; ma, come in tutte le religioni di tipo arcaico, anche questi ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] parola di discussa etimologia, con cui gli antichiRomani indicavano un tipo di atteggiamento di fronte a politeismo, appunto in quanto più primitivo del monoteismo, è più antico di quest’ultimo, che rappresenterebbe un progresso della mente umana.
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Uomo che ha generato uno o più figli, considerato nella sua relazione con i figli stessi. Si dice anche di persona che abbia per legge autorità e mansioni paterne: p. adottivo, per adozione; p. putativo, [...] F.-M.-P. Libermann. Si dedica all’evangelizzazione dei non cristiani, soprattutto dei più poveri ed emarginati.
Storia
Presso gli antichiRomani si chiamarono patres i patrizi (in opposizione ai plebei) e i senatori. Pater familias Nella famiglia ...
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Economia
Nel linguaggio tecnico economico, risparmio disponibile per prestiti a breve scadenza (si parla infatti di mercato del d. o mercato monetario, contrapposto a mercato finanziario o dei capitali) [...] il d. (pennyweight) è la ventesima parte dell’oncia e si divide in 24 grani; equivale a 1,555 g.
Numismatica
Presso gli antichiRomani, moneta emessa la prima volta in argento (269 a. C.), equivalente a 10 assi o 2 sesterzi e mezzo. Durante l’impero ...
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Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] l’intento umano di attuare una separazione tra s. e profano: gli Indiani vedici, come pure gli antichiRomani, costituivano i loro luoghi s. indipendentemente dall’ambiente naturale, mediante inaugurazione, e un simile conferimento di sacralità ...
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stilo botanica Parte del pistillo, rappresentata da un prolungamento assile della foglia carpellare, di solito in forma di filamento sottile, che sorregge lo stigma (➔ pistillo).
L’ingrossamento, spesso [...] Le diramazioni con cui si presenta lo s. di certe piante, solitamente pari al numero dei carpelli. storia Presso gli antichiRomani, strumento scrittorio (detto anche stile) costituito di un’asticella di osso, metallo ecc., appuntita da una parte per ...
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In genere, astensione dalle occupazioni utili, per un periodo più o meno lungo o anche abitualmente, per indole pigra, indolente. In particolare, in teologia morale, tendenza alla pigrizia e alla omissione [...] dei propri doveri, la cui gravità è in relazione a ciò che per o. viene trascurato.
Presso gli antichiRomani otium era il tempo libero dai negotia (le occupazioni della vita politica e gli affari pubblici), dedicato alle cure domestiche e della ...
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Talassio Termine latino, di significato e origine incerti, usato come invocazione nel rito nuziale degli antichiRomani. Secondo una tarda leggenda Talassio («per T.») sarebbe stato il grido di salvaguardia [...] portavano alla casa del loro capo una delle fanciulle rapite. Altre ipotesi interpretano T. come un epiteto del dio Conso (il ratto delle Sabine sarebbe avvenuto durante le feste Consuali) o come il nome sabino di Imeneo, divinità nuziale dei Romani. ...
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Nome che indicava a Roma la condizione del padrone rispetto ai servi e ai liberti, usato poi come appellativo rispettoso fra privati. Come titolo pubblico fu respinto da Augusto e da Tiberio, preteso da [...] Caligola e Domiziano, accettato da Traiano, formalmente prescritto da Diocleziano, in luogo del titolo di imperator Caesar, nella forma D. Noster.
D. gregis Il capo della compagnia drammatica presso gli antichiRomani. ...
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antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...