KANDLER, Pietro Paolo
Gianluca Schingo
Nacque a Trieste il 23 maggio 1804 da Paolo, insegnante di disegno, e da Giovanna Ceruti.
Iscritto al ginnasio di Capodistria, fu da uno dei suoi professori, don [...] la ricognizione da Trieste a Lubiana per studiare i territori di confine dell'Italia romana; l'anno seguente i due si dedicarono alla perlustrazione dell'antico agro di Trieste, eseguendo anche scavi archeologici, tra i quali quelli all'interno del ...
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Toscana
Claudio Cerreti
Il bel paesaggio per eccellenza
Non è facile trovare un’altra regione al mondo che, come la Toscana, evochi così immediatamente l’idea di bellezza, eleganza, armonia: e non è [...] meno sviluppata del resto della regione.
D’altra parte, era questa la situazione anche nell’antichità, sia all’epoca degli Etruschi sia dopo la conquista romana. Anche allora, la piana dell’Arno e soprattutto le colline della Toscana centrale erano ...
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CARDINALI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Roma l'8 giugno 1879 da Fortunato e da Marianna Ricci. Di famiglia borghese non disagiata né incolta, si iscrisse alla facoltà di lettere dell'università di [...] , allievo del Mommsen e professore di epigrafia e antichitàromane, Federico Halbherr, professore di epigrafia greca e specialmente esperto di cose cretesi, Karl Julius Beloch, professore di storia antica, mentre seguiva anche, e con molto frutto, i ...
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diritto
Termine con cui si indica sia il d. in senso oggettivo, ossia il complesso di norme giuridiche che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, sia il d. [...] notevole apporto allo sviluppo del d. venne dalla Grecia antica, soprattutto a seguito del costituirsi della polis, con la ’elaborazione sistematica del d. fu soprattutto un prodotto della cultura romana. E il d. formatosi a Roma, nel corso di sette ...
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barbariche, invasioni
Chiara Frugoni
La fine del mondo antico
Alla fine del 4° secolo d.C. l'Occidente era povero, in piena decadenza; l'Oriente invece era ricco, con grandi e belle città. Di fronte [...] nel Sud, dove le popolazioni germaniche non penetrarono o dove comunque non rimasero a lungo, è sopravvissuta la cucina mediterranea degli antichiRomani a base di cereali, olio e legumi, mentre al Nord si cucina con il burro e si mangia molto salame ...
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Londra
Claudio Cerreti
Da porto fluviale a metropoli globale
Londra è una delle poche città che, con la loro attività, possono provocare effetti in tutto il mondo, soprattutto in un’epoca di globalizzazione [...] lato, e una raggiera di strade che già all’epoca romana collegavano il porto con le varie regioni dell’interno, fecero (quello attuale è lontano dal centro della città, mentre quello antico è stato riconvertito a residenze e uffici) è ancora fra i ...
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Alessandro Magno
Massimo L. Salvadori
Il sogno di un impero universale
Alessandro è una delle maggiori figure della storia: per la grandezza delle sue imprese, il fascino legato alla sua personalità [...] e il 327 sottomise la Battriana e la Sogdiana (antiche regioni asiatiche in larga parte corrispondenti agli odierni Afghanistan, , fra cui quello di Pergamo. A questo assestamento pose fine la conquista romana tra il 2° e il 1° secolo a.C. Si può dire ...
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Tunisia
Stato dell’Africa settentrionale.
Dall’antichità al potere dei bey
La più antica presenza fenicia in T. è documentata alla fine del 12° sec. a.C., mentre i primi insediamenti stabili si riferiscono [...] in parte dai cartaginesi fino al 146 a.C., dopo la conquista romana fu provincia dell’Africa proconsolare. Numerose sono le testimonianze di età punica e romana: Cartagine, Gammarth, Tunisi, Utica, Kerkouane, Hadrumetum (od. Sousse) e l’intera zona ...
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Siracusa
Città della Sicilia sudorientale, il cui nucleo originario occupa l’isola di Ortigia, unita alla terraferma da due ponti; l’isola delimita i due bacini del porto Piccolo a N e del porto Grande [...] S. L’ottima posizione sul mare fece sì che fin dall’antichità l’area di S. fosse occupata da popolazioni indigene. La Geronimo, il quale si alleò coi cartaginesi contro i romani. La conquista romana (212) giunse dopo un lungo assedio da parte di ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] di maggiore diffusione dell’a. in tutto il corso della civiltà greca e romana. Il cristianesimo si affermò così in una società con un’ampia diffusione di prodotti scritti, ma la tarda antichità, in particolare il periodo tra i secc. 4°-6°, segnò una ...
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antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...