Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] Italia contemporanea, cit., pp. 23-24.
13 Ibidem, p. 23.
14 Ibidem, p. 25.
15 G. Miccoli, Santa Sede, questione ebraica e antisemitismo, in St.It.Annali, XI, 2, Gli ebrei in Italia. Dall’emancipazione a oggi, a cura di C. Vivanti, 1997, pp. 1371-1574 ...
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Anti-defamation league (ADL)
Anti-defamation league
(ADL) Associazione ebraica fondata negli Stati Uniti nel 1913 allo scopo di contrastare le diverse forme di antisemitismo. L’ADL si occupa soprattutto [...] di raccogliere informazioni relative ad atti pubblici o privati di cui si riconosca la matrice discriminatoria antiebraica ...
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Scrittore francese (Parigi 1844 - ivi 1917). Iniziò in Francia la campagna antisemitica con La France Juive (1886) e fondò (1892) la Libre parole, organo dell'antisemitismo; si schierò naturalmente contro [...] Dreyfus e i suoi seguaci, nel famoso "affaire". In contrasto con l'asprezza delle sue polemiche sociali è il tono intimo del libro di ricordi Mon vieux Paris. Hommes et choses (1878) ...
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Konrad, Gyorgy
Konrád, György. – Scrittore ungherese (n. Berettyóújfalu 1933). Appartenente a un’alta borghesia di origine ebraica, ha conosciuto giovanissimo l’occupazione hitleriana, l’antisemitismo [...] e la perdita di parenti nei campi di sterminio. Nel 1956 ha partecipato alla rivolta ungherese antisovietica. Le crescenti pressioni e difficoltà quotidiane esercitate verso i dissidenti lo hanno indotto ...
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Storico e pensatore francese (Rennes 1877 - Aix-en-Provence 1963). Fu tra i promotori, nel 1947, dell'associazione Amitié Judéochrétienne, dedicata ad approfondire e a superare le cause sociali e religiose [...] dell'antisemitismo e a promuovere l'amicizia ebraico-cristiana. Tra i suoi scritti: Jésus et Israël (1948; trad. it. 1976), minuziosa analisi demistificatrice sulla pretesa "responsabilità collettiva" del popolo ebraico per la condanna di Gesù; La ...
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lefebvrismo
s. m. Le posizioni tradizionaliste del vescovo francese Marcel Lefebvre (1905-1991).
• «[Richard Nelson] Williamson rappresenta una punta estrema ma non si può far finta di non sapere che [...] l’antisemitismo è non un accessorio ma una parte costitutiva del lefebvrismo. Lefebvre si battè nel Concilio Vaticano II contro l’abbandono dell’interpretazione degli ebrei come “popolo deicida” perché contraddiceva l’insegnamento dei Pontefici del ...
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sionismo Movimento politico e ideologia volti alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina (da Sion, nome della collina di Gerusalemme).
Sviluppatosi alla fine del 19° sec., in seguito all’inasprirsi [...] dell’antisemitismo in Europa orientale e alla crisi seguita al cosiddetto affare Dreyfus, il s. avanzò le proprie rivendicazioni nel Congresso di Basilea (1897), organizzato da T. Herzl. Furono allora tracciate le linee del futuro programma d’azione ...
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Steiner, George
Giuliana Scudder
Scrittore e saggista di origine austriaca, nato a Parigi il 23 aprile 1929, naturalizzato statunitense nel 1944. Di famiglia ebraica, allontanatasi dall'Austria a causa [...] del clima di antisemitismo diffusosi alla fine degli anni Venti ed emigrata nel 1940 negli Stati Uniti, seguì gli studi universitari in Europa e negli Stati Uniti. È stato membro dello staff di The Economist a Londra (1952-56), dal 1966 ha sostituito ...
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Chimico (Karlsruhe 1872 - Muralto, Locarno, 1942). Prof. a Monaco di Baviera (1902) e a Zurigo (1905); direttore della sezione chimica del Kaiser Wilhelm Institut di Berlino-Dahlem, dal quale si dimise [...] (1925) per protesta contro l'insorgente antisemitismo del mondo accademico tedesco. Socio straniero dei Lincei (1922). Compì ricerche di fondamentale importanza sulle sostanze organiche naturali. I suoi primi lavori riguardarono gli alcaloidi: ...
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Uomo politico tedesco (Reval, Estonia, 1893 - Norimberga 1946). Studiò architettura al politecnico di Riga. Recatosi (1919) in Germania, aderì al partito nazionalsocialista; redattore-capo del Völkischer [...] Beobachter (1921), divenne il propagandista e teorico nazista più acceso e intransigente dell'antisemitismo, dell'anticattolicesimo e dell'antibolscevismo, elaborando una sua teoria del razzismo nordico. Deputato al Reichstag (1930), direttore dei ...
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antisemitismo
s. m. [dal ted. Antisemitismus (Ch. F. Rühs, 1816); cfr. antisemita, che è però voce posteriore]. – Avversione e lotta contro gli Ebrei, manifestatasi anticamente come ostilità di carattere religioso, divenuta in seguito, spec....
antisemitico
antisemìtico agg. [der. di antisemita] (pl. m. -ci). – Degli antisemiti e dell’antisemitismo; rivolto contro gli Ebrei: propaganda antisemitica.