Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] ciascuno dei quali, secondo la lezione dell’antropologo norvegese Fredrik Barth, ha un proprio suolo, né dalla vita comune e conseguente comunanza di tradizioni, di costumi, linguaggio, religione, ecc. Tutto ciò è la materia della nazione. […] Non è ...
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La scienza in Cina. Introduzione generale
Francesca Bray
Karine Chemla
Georges Métailié
Introduzione generale
Prologo
di Francesca Bray
Per scrivere la storia è necessario basarsi sui documenti e [...] , la Terra, i materiali e l'Universo, così come il linguaggio, la filologia e la storia; in questa prospettiva potrà quindi seguire forse uno degli aspetti chiave che distingue la storia antropologica da quella che era stata definita 'la storia ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] ariano radicale, o "anomeo") che, sia pure con diverso linguaggio, affermavano il Figlio e lo Spirito essere creature; i nrr nei carmi damasiani, in Atti delle Settimane "Sangue e antropologia nella letteratura cristiana antica", Roma 1983, pp. 1505- ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] dagli imperatori. Un’antropologia pessimista e un radicale dualismo antropologico, evidente nei I 2,1, ed. Schwartz, p. 8,30.
62 Espressione tipica del linguaggio politico che indica una società non coinvolta in lotte intestine o in guerre, usata ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] umano e comportamento animale. Ne è derivata una correzione importante rispetto all'antropologia tradizionale, la quale aveva fatto della cultura - e del linguaggio - un attributo esclusivo dell'uomo. L'etologia ha infatti mostrato come molti ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] A sua volta, attraverso l’analisi del linguaggio e l’interpretazione allegorica, la riflessione filosofica che si articola in una teologia, in una cosmologia e in un’antropologia, e nella quale sono comprese una psicologia (o dottrina dell’anima), ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I viaggi di scoperta e le osservazioni
Florence C. Hsia
I viaggi di scoperta e le osservazioni
L'incisione che orna il frontespizio dell'Instauratio [...] valore scientifico dei viaggi di scoperta traspaiono chiaramente dal linguaggio e dall'attività delle nuove associazioni scientifiche emerse nel la filosofia naturale, la geografia e l'antropologia tradizionali alla luce delle scoperte effettuate nel ...
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Nobiltà
Claudio Donati
Introduzione
Chi si proponga di fornire una definizione della nobiltà che ne consideri al tempo stesso le caratteristiche strutturali e l'evoluzione storica, deve preliminarmente [...] pianta, una pietra preziosa, un luogo). Nell'ambito dell'antropologia politica, il concetto di nobiltà in questa accezione è stato latino nobilis, esso si limitava a indicare nel linguaggio comune una condizione sociale elevata: come sostenne lo ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] mito protologico si connettesse a quel che conosciamo dell’antropologia di Bardesane: il ‘filosofo degli Aramei’, o quantomeno il 345, due formulazioni che non risentono ancora del linguaggio di matrice filosofica proprio del simbolo niceno63. Le ...
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L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] un racconto come questo si apprezza tutta l’efficacia del linguaggio obliquo, quando è ben elaborato. L’io narrante non precisa istituzionale, culturale in senso ampio, senza escludere l’antropologia e la psicologia storica. Ovunque si è riproposto ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...