. Col nome di criticismo si designa, in generale, la dottrina filosofica che prospetta il problema della possibilità della conoscenza e si oppone quindi tanto al dogmatismo quanto allo scetticismo, che [...] in sé che gli rimanga estranea, dà, con questo suo conoscere, le sue proprie leggi all'essere. Questo è l'apriorismo kantiano, secondo cui la ragione pura può costruire la scienza, come assoluta conoscenza: la limitazione, che si deve riconoscere ...
Leggi Tutto
DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] il problema e il D., pur assumendo elementi dai primi due, rifiuta il criticismo kantiano ritenendo che l'apriorismo delle categorie renda impossibile la costituzione della scienza. Secondo il D. nulla era stato opposto di seriamente valido ...
Leggi Tutto
CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] ai Gesuiti.
Dopo aver puntualizzato gli errori di metodo del Gioberti (genericità delle accuse, travisamento dei fatti, apriorismo, sicurezza assoluta di giudizio), il C. lo segue passo per passo, chiarendo obiettivamente la natura dell'ubbidienza ...
Leggi Tutto
Tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore.
Filosofia
Il termine e il concetto di διαλεκτικὴ τέχνὴ, propriamemte «arte dialogica», risale [...] di L. Feuerbach, di S. Kierkegaard e, soprattutto, di K. Marx. Quest’ultimo vide nella dialettica hegeliana un apriorismo idealistico, che ipostatizza i momenti ideologici e sovrastrutturali, concependoli come i soggetti reali della storia umana e ...
Leggi Tutto
matematica ed evoluzione biologica
matemàtica ed evoluzióne biològica. – Nel 21° sec. il dibattito sul rapporto fra matematica ed evoluzione biologica si è sviluppato intorno a posizioni radicali quali [...] quella artificiale, le quali non si oppongono ma si coniugano, originando una matematica che ingloba l’evoluzione senza trascurare l’artificiale, ossia la matematica come prodotto culturale, pur senza cadere nell’apriorismo delle tesi protologiche. ...
Leggi Tutto
BESTA, Carlo
Bruno Callieri
Nacque a Teglio (Sondrio) il 17 aprile 1876 da Bortolo, medico, e da Maria Morelli, e studiò medicina all'università di Pavia, alla scuola di grandi maestri, come C. Golgi, [...] e originali modificazioni e perfezionamenti di metodi, risolvere difficoltà dimostrative ritenute insuperabili. Nemico di ogni forma di apriorismo e di interpretazione, poté in tal modo raccogliere una gran quantità dì notizie e di dati sperimentali ...
Leggi Tutto
FALLETTI (Falletti di Villafalletto), Pio Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 9 apr. 1848, figlio naturale del conte di Villafalletto Francesco Giuseppe (Villafalletto, 16 febbr. 1805-Torino, [...] ed a formare uno spirito italiano che superasse i regionalismi, mirava principalmente a fini scientifici ed alla ricerca, contro ogni apriorismo, dei fattori reali delle vicende, anche dal punto di vista intellettuale e morale; il F. nelle sue prime ...
Leggi Tutto
PEZZA ROSSA, Giuseppe.
Luca Carotti
– Nacque a Formigosa, nei pressi di Mantova, il 10 luglio 1811 da Angelo e Maria Pedretti.
Dopo aver seguito la sua vocazione religiosa ed essere stato ordinato [...] (ibid., vol. 85, pp. 345-355), testo in cui criticò il tentativo rosminiano di dedurre un sistema dall’idea apriori di essere, tentativo al quale erano contrapposti un realismo empirista e un modello di ricerca filosofica quale costruzione in fieri ...
Leggi Tutto
Sociologo statunitense (Colorado Springs 1902 - Monaco di Baviera 1979). Fondatore dello struttural-funzionalismo, elaborò un'ambiziosa teoria della società concepita come un sistema che per conservarsi [...] fornire una spiegazione soddisfacente del mutamento e del conflitto, preoccupato esclusivamente, secondo le linee di un apriorismo sociologico, di giustificare la possibilità e la persistenza del sistema sociale (problema «hobbesiano» dell'azione), e ...
Leggi Tutto
Al pensiero e all'opera di Edmondo Husserl (1859-1939) si ricollega oggi un vasto movimento filosofico. Già per Hegel il termine di ufenomenologia" (cfr. la sua Fenomenologia dello Spirito) caratterizzava [...] scienze, non ha la possibilità di concepire la conoscenza che sul loro esclusivo modello. Ma lo studio dell'apriori deve rivendicare la sua piena autonomia, sulla base della riduzione fenomenologica e dell'analisi intenzionale. La f., così ...
Leggi Tutto
apriorismo
s. m. [der. della locuz. a priori]. – Nel linguaggio filos., ogni metodo o ricerca che, prescindendo dai dati sperimentali, si fonda esclusivam. su principî razionali a priori. Per estens., nel linguaggio com., atteggiamento di...