Fu chiamata Alces dai Romani. Il suo territorio fu il teatro della guerra contro Tiberio Sempronio Gracco (180 a. C.). Ma, dopo conquistata da questo la Celtiberia, questa città non compare più nella storia, [...] le posero il nome di al- Qaṣr donde gli Spagnoli han fatto Alcázar.
Nelle devastatrici incursioni di frontiera, in cui Arabi e cristiani rivaleggiavano, la città fu distrutta. In epoca più tarda troviamo Alcázar conquistata da Alfonso IX, poi in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La ricezione dell'alchimia araba in Occidente
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Verso la metà del XII secolo iniziano [...] più antica si deve a Michele Scoto, medico presso la corte di Federico II. Oltre alla realizzazione di importanti traduzioni dall’arabo, Scoto scrive un’Ars Alkimiae e uno dei vari Lumen luminum, un trattato alchemico noto anche con il titolo De ...
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Fiume della Spagna meridionale (657 km; bacino, 57.000 km2; portata media alla foce, 200 m3/s), uno dei maggiori della Penisola Iberica. Asse idrografico dell’Andalusia, lungo il suo corso sorgono grandi [...] città come Cordova e Siviglia. I Romani lo conoscevano con il nome, probabilmente iberico, di Baetis; gli Arabi lo chiamarono al-Wādi al-Kebīr, «il gran fiume». Nasce dalla Sierra de Cazorla e dopo breve corso montano entra nella pianura andalusa, ...
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(ingl. Victoria Lake) Grande lago dell’Africa orientale, il più vasto di tutti i laghi africani, serbatoio principale del Nilo. Scoperto da J.H. Speke (1858) che lo chiamò V. in onore della regina inglese, [...] è chiamato dagli indigeni Nyanza («acqua»), dagli Arabi Ukerewe. Il lago è all’altezza media di 1134 m s.l.m., ha un perimetro di 2200 km e un’area di 68.000 km2. La profondità è modesta, non superando 85 m. Le rive sono molto frastagliate, specie a ...
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Scrittore libanese maronita (Fureika 1876 - ivi 1940), emigrato in giovanissima età negli USA Fu tra i principali rappresentanti della letteratura araba d'emigrazione: scrisse in arabo e in inglese. Dopo [...] ", 1924), ma la sua notorietà si deve al poema in prosa ar-Rīḥāniyyāt (1922-23), genere nuovo nella letteratura araba. Giornalista, filosofo, poeta e scrittore, ar-R., grazie al suo forte sentimento di libertà, contribuì notevolmente all'evoluzione ...
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34 d.C.); inclusa nella provincia di Siria, passò nel 37, per concessione di Caligola, nel dominio di Agrippa I. Sotto l’erede Agrippa II, fu teatro dell’insurrezione antiromana subendo assedi e devastazioni [...] (66-68). Ancora fiorente al tempo della dinastia degli emiri arabi Gassanidi, decadde con la conquista araba (636). ...
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TIGNA (fr. teigne; sp. tiña; ted. Grind; ingl. scab)
Mario TRUFFI
Nino BABONI
Si sono in passato denotate con questo nome alcune particolari affezioni croniche del cuoio capelluto, le cui prime meno [...] oscure descrizioni, sotto denominazioni diverse, risalgono a medici arabi.
La parola tinea era però già comparsa nelle opere di Stefano d'Antiochia. L'etimologia non ne è chiara: la maggior parte degli antichi autori (Lanfranco da Milano, Guido di ...
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Figlio (m. 867) di Teofilo, nell'842 successe al padre sotto la tutela della madre Teodora e di un consiglio composto, tra gli altri, del logoteta Teoctisto e dei fratelli di Teofilo, Barda e Petronas. [...] si collocano la sottomissione dei Bulgari al patriarcato di Costantinopoli, l'evangelizzazione dei Chazary e alcuni successi riportati contro gli Arabi. Nell'866 Barda fu ucciso da Basilio il Macedone, per ordine di M. che lo adottò e lo associò al ...
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Medico e arabista (Belluno 1450 circa - Padova 1521), forse della famiglia dei Bongaio (o Mongaio) conti di Alpago. Visse a lungo a Damasco (1487 circa -1517) e a Cipro (1517-1520) come medico dei consolati [...] di Venezia, e percorse varî paesi dell'Oriente in cerca di manoscritti arabi; fu infine, per breve tempo, professore all'univ. di Padova. Si devono a lui una revisione della traduzione medievale del Canone di Avicenna e dello Zibaldone di Serapione e ...
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(o MaKaranga) Popolazione di lingua bantu dello Zimbabwe meridionale, presso l’alto corso del Limpopo; costituiscono la più numerosa società del gruppo etnico Shona (➔). Al momento del contatto con i [...] Portoghesi, nel 16° sec., formavano un importante regno, che commerciava l’oro con i mercanti arabi della costa. ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...