MATTEO MARCLAFABA
HHubert Houben
Fu un alto funzionario provinciale di Federico II.
Mentre si è pensato per molto tempo che il suo cognome indicasse una provenienza da una famiglia di origine araba, [...] Marchiafave nella Sicilia orientale (Heupel, 1940), recentemente è stato dimostrato che il nome Marclafaba (Marchiafava) non è arabo, e che M. proveniva invece da una famiglia salernitana; lo stesso titolo miles, attribuitogli in alcuni documenti ...
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Nome di tre sovrani di Persia, della dinastia dei Sasanidi. S. I, figlio del fondatore della dinastia Ardashīr, regnò dal 241 al 272 d. C. Combatté ripetutamente contro Roma, e vinse gli imperatori Gordiano [...] III, Filippo l'Arabo e Valeriano: quest'ultimo fu anzi catturato nel 260 da S., che lo tenne prigioniero fino alla morte. Egli narrò queste imprese in un'iscrizione rupestre, che va sotto il nome di Res gestae Divi Saporis. A lui, più probabilmente ...
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Said, Edward Walter
Orientalista di origine palestinese (Talbiyye, Gerusalemme, 1935-New York 2003). Studiò negli USA, dove dal 1963 insegnò inglese e letteratura comparata alla Columbia university. [...] Critico letterario e studioso di rilievo, si occupò del mondo arabo (The question of Palestine, 1979; trad. it. 1994), assumendo spesso posizioni in netto contrasto con quelle degli intellettuali occidentali. In particolare con Orientalism (1978), S. ...
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Governo di un califfo e territorio sotto il suo dominio. Istituito dopo la morte di Maometto (8 giugno 632), il califfato ha avuto termine nel 1258, con la conquista di Baghdad da parte dei mongoli.
I [...] comunità. La scelta cadde sull'anziano Abū Bakr, uno dei primi ad avere abbracciato l'islam, che fu nominato califfo (in arabo khalifa, cioè "successore"). Il breve califfato di Abū Bakr (632-634) diede avvio al periodo dei rashidun, i "califfi ben ...
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Aspro coniato nella colonia genovese di Caffa (Crimea) nel 13°-15° secolo. Sul recto riporta il castello, il nome della città e le iniziali del console annuale; sul verso la sigla dei khàn dell’Orda d’oro [...] con leggenda in arabo. ...
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territori occupati
Territori posti sotto l’autorità di un esercito ostile o di una potenza occupante, nei termini definiti dalla Quarta convenzione dell’Aja (2007). In particolare, l’espressione si riferisce [...] ai territori sottratti da Israele agli Stati arabi, durante la terza guerra arabo-israeliana del 1967 (➔ arabo-israeliane, guerre). Si tratta della Cisgiordania e di Gerusalemme Est, prese alla Giordania; di Gaza e del Sinai, presi all’Egitto; delle ...
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Stato dell’Africa settentrionale, affacciato a N e a E sul Mediterraneo, confinante a SE con la Libia e a O con l’Algeria. È il più orientale e il più piccolo dei tre Stati indicati, talora aggiungendovi [...] d.C. fu conquistata una prima volta dagli Arabi. Ma decisiva per lo stanziamento arabo fu la campagna di ‛Oqba ibn Nāfi‛ ( Nord fino all’Atlantico. Nei decenni successivi la penetrazione araba fu ostacolata da frequenti rivolte berbere e una vera ...
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FALLAMONICA, Oberto (Obertus Fallomonachus)
Giovanni Nuti
Nacque agli inizi del sec. XIII, con ogni probabilità a Genova. Secondo il Winkelmann, che si fonda su un atto, conservato nell'Archivio della [...] e la gestione delle entrate del palazzo imperiale a Palermo. A probabile che in questi anni egli abbia imparato l'arabo, come lasciano intendere sia la sottoscrizione del documento già ricordato, sia il fatto che egli venne impiegato per missioni ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, nel Vicino Oriente; il territorio confina a N con la Siria, a NE con l’Iraq, a SE e a S con l’Arabia Saudita, a O con Israele. Fino al 1967 comprendeva la Transgiordania [...] Palestinesi e il loro ampio sostegno all’OLP. Dopo il vertice di Algeri (1988), che ribadì l’appoggio della Lega araba alla nascita di uno Stato palestinese indipendente, la G. pose termine ai legami giuridici e amministrativi mantenuti dopo il 1967 ...
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Husain (propr. H. ibn Talal)
Husain
(propr. H. ibn Talal) Re di Giordania (Amman 1935-ivi 1999). Proclamato re, ancora minorenne, l’11 ag. 1952, quando il padre Talal ibn ̔Abdullah fu deposto per [...] lato e la resistenza palestinese dall’altro. Alla conferenza della Lega araba tenutasi ad Amman nel nov. 1987, H. si adoperò (genn.-febbr. 1991) e la condotta dei Paesi arabi che partecipavano allo schieramento militare guidato dagli USA. Durante ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.