Arcivescovo di York (n. 1350 circa - m. presso York 1405). Ordinato prete nel 1377, l'anno dopo fu cancelliere nell'univ. di Cambridge; passato a Roma (1382-87), divenne nel 1387 vescovo di Coventry e [...] ; tuttavia accettò la rivoluzione del 1399, fece parte della commissione incaricata di ricevere l'abdicazione di Riccardo e, con l'arcivescovo di Canterbury, incoronò re Enrico IV. Negli anni successivi S. si legò sempre più con gli interessi e la ...
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Arcivescovo di Canterbury (Church Oakley, Hampshire, 1450 circa - Hackington, presso Canterbury, 1532). Ebbe varî incarichi diplomatici (a Roma, in Fiandra, in Scozia, presso Massimiliano, ecc.); nel 1501 [...] fu nominato vescovo di Londra (consacrato nel 1502); nel 1504 arcivescovo di Canterbury, nel 1506 divenne cancelliere dell'univ. di Oxford. Fu uomo di fiducia di Enrico VII e conservò per i primi anni la sua posizione sotto Enrico VIII, di cui ...
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Arcivescovo di Amburgo e Brema (n. presso Corbie, probabilmente 801 - m. Brema 865), detto "l'Apostolo del Nord". Educato dai benedettini di Corbie, passato poi (822) alla "Nuova Corbie", o Korvey, fu, [...] superate mediante la ricostruzione della diocesi di Amburgo e la sua unione con Brema, e la sottrazione di questa all'arcivescovato di Colonia (appartenente al dominio di Lotario I e II): soluzione accolta solo dal papa Nicolò I (864). Intanto A ...
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Arcivescovo di Canterbury (n. 1150 circa - m. Slindon 1228); prof. di teologia a Parigi, cardinale (1206) e poi arcivescovo (1207), L., nella sua qualità di consigliere principale del re Giovanni Senzaterra, [...] cercò di regolare in base alle necessità dei tempi la legislazione consuetudinaria inglese ed ebbe parte di primo piano nella formulazione della Magna Charta; ma venuto in contrasto col re, che aveva rifiutato ...
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Arcivescovo di Colonia (n. in Svevia 1010 circa - m. Colonia 1075). Creato arcivescovo da Enrico III (1056), fu assai influente sulla vedova Agnese di Poitou, reggente per il minore Enrico IV. Ma apertosi [...] il conflitto con la curia, abbatté la reggenza di Agnese assumendo la tutela di Enrico IV (1062). Presiedette il sinodo di Augusta del 1062 in cui riconobbe il papa della riforma, Alessandro II, e intervenne ...
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Arcivescovo (n. Toledo 622 circa - m. 690), probabilmente di origine ebraica, eletto nel 680; presiedette quattro concilî (dal 12º al 15º, 681-688) di Toledo, il primo dei quali sanzionò l'assunzione al [...] trono, contro Wamba, di Ervigio, che agevolò a G. il riconoscimento della primazia di Toledo. Opere principali: Vita s. Ildefonsi, la classicheggiante Historia rebellionis Pauli adversus Wambam, l'Ars ...
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Arcivescovo di Magonza (n. Schüningen - m. Magonza 1011). Sassone, canonico a Hildesheim, entrato nella corte di Ottone II, nel 971 fu cappellano del re e cancelliere di Germania, venendo elevato nel 975 [...] alla dignità arcivescovile e insieme alla carica di arcicancelliere dell'Impero. Esercitò quindi un'autorità di primo piano su Ottone II e sul giovane Ottone III, influendo poi nel 1002 decisamente per ...
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Arcivescovo luterano svedese (n. 1499 - m. Uppsala 1572 circa), fratello di Olof. Insegnante a Uppsala, fu nel 1531 eletto primo arcivescovo luterano di Svezia. Nel conflitto tra il fratello e il re Gustavo, [...] egli si pose accanto a quest'ultimo, e fece parte (1539-40) del tribunale insediato a giudicare Olof e Lars Andersson; la sua duttilità di fronte al sovrano, come la sua energia verso il successore, Erik ...
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Arcivescovo e cardinale cattolico spagnolo (n. Salamanca 1945). Membro della Congregazione dei Legionari di Cristo dal 1965, ordinato sacerdote nel 1969, direttore delle telecomunicazioni dello Stato della [...] commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, subentrando nella carica a G. Bertello, ed elevato alla dignità di arcivescovo. Nel 2022 è stato creato cardinale da papa Francesco. ...
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Arcivescovo di Cartagine (m. Eucheta 563). Dopo la sconfitta dei Vandali a opera dell'esercito bizantino di Belisario, indisse a Cartagine un concilio dei vescovi africani per riorganizzare la chiesa cattolica [...] (aprile-maggio 535) e dotarla di nuovo dei beni e delle chiese possedute dalla chiesa ariana organizzata dai Vandali. Più tardi, in un altro concilio dei vescovi d'Africa a Cartagine (550), rifiutò di ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...