Ecclesiastico (n. 1412 circa - m. Aschaffenburg 1482). Aspirò invano all'arcivescovato di Treviri nel 1456; fu eletto nel 1459 arcivescovo di Magonza, ma non fu confermato da Pio II. Alla dieta di Norimberga [...] 'imperatore Federico III e propugnò l'elezione di Giorgio Podĕbrad, re di Boemia. Fu perciò costretto dal papa a rinunciare all'arcivescovato nel 1463, dopo che il nuovo titolare, Adolfo di Nassau, ebbe conquistato Magonza con le armi. D. fu di nuovo ...
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AMIDANI, Niccolò
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Nacque a Cremona da Bartolomeo all'inizio del secolo XV. Come uditore del cardinale Niccolò Tedeschi, arcivescovo di Palermo, partecipò al concilio di Basilea, ove, prima del 1442, [...] gennaio. Molto probabilmente, all'influenza che il fratello Vincenzo godeva alla corte di Francesco Sforza, l'A. dovette la nomina ad arcivescovo di Milano, ottenuta il 19 marzo 1453.
Un anno dopo, il 21 marzo 1454, moriva e veniva sepolto nel duomo ...
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Ecclesiastico statunitense (Columbia, Carolina del Sud, 1918 - Chicago 1996). Sacerdote dal 1952, vescovo ausiliare di Atlanta (1966-72), arcivescovo di Cincinnati (1972-82) e quindi di Chicago (dal 1982). [...] È stato segretario generale (1968-72) e poi presidente (1974-77) della conferenza episcopale statunitense. Cardinale dal 1983 ...
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ALAGNO, Andrea d'
Michele Manfredi
Nipote di Cesario, nel 1284, come canonico di Amalfi, fu giudice delegato dell'arcivescovo per dirimere una questione sorta fra certo Giacomo Grillus e il monastero [...] femminile di S. Maria di Amalfi. Dopo la morte, nel 1292, di Filippo Austaricchio, arcivescovo di Amalfi, fu chiamato a succedergli da Celestino V (alcuni canonici gli avevano preferito Pietro Piperno, vice cancelliere di Santa Romana Chiesa) e la ...
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Barnabita (Milano 1633 - Pavia 1708). Teologo di Cosimo III de' Medici (1674), vescovo di San Miniato (1681) e arcivescovo di Firenze (1683), ove fondò (1695) il seminario, fu creato cardinale da Innocenzo [...] XII (1698), che lo volle alla curia: rinunziò quindi all'arcivescovato e, alla morte del pontefice, fu tra i papabili. Non eletto, accettò il vescovato di Pavia (1701). ...
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Nome di due santi: 1. Benedettino (650 circa-731), abate (670 circa) nel nuovo chiostro di Raculf (Reculver), arcivescovo (692) di Canterbury, fu avversario di s. Wilfrido di York, e tenne molti sinodi. [...] Festa, 9 genn. 2. Benedettino, vescovo (n. 996 circa - m. dopo 1045) di Wilton con sede in Ramsbury, prima monaco in Glanstonbury. Festa, 22 gennaio ...
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Ecclesiastico (Torino 1850 - ivi 1923). Sacerdote nel 1873, prof. di teologia dogmatica e morale, vescovo d'Ivrea (1886), arcivescovo di Torino (1897), cardinale (1899); propugnò tutti gli indirizzi sociali [...] di Leone XIII, fondando (1903) il giornale Il Momento: fu un aperto avversario dei modernisti. Ebbe tuttavia non pochi urti in Curia per l'opposizione della frazione integralista ...
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Congregazione religiosa fondata da s. Annibale M. Di Francia (propriamente r. del Cuore di Gesù) e approvata dall’arcivescovo di Messina nel 1926. Promuovono la preghiera e la pastorale per le vocazioni [...] (donde il nome dal versetto evangelico: «rogate ergo Dominum messis, ut mittat operarios in messem suam») e si dedicano all’assistenza, soprattutto dei bambini bisognosi ...
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Ecclesiastico francese (Espelette 1922 - Cambo-les-Bains 2019). Sacerdote dal 1947; vescovo ausiliare di Parigi (1969-70), poi arcivescovo di Marsiglia (1970-84) e dal 1979 cardinale, è stato presidente [...] dei Pontifici consigli della giustizia e della pace (1984-98) e "Cor Unum" (1984-95). Successivamente è stato nominato cardinale vescovo di Porto-Santa Rufina (1998-2019). Presidente del comitato per il ...
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Monaco normanno (sec. 11º), priore di Saint-Ouen, poi abate di Jumièges (1037), vescovo di Londra (1044) e arcivescovo di Canterbury (1051). Capo del partito normanno, incontrò viva opposizione nel partito [...] sassone e nel clero; rimase esiliato in Normandia fino alla vittoria di Guglielmo il Conquistatore (1066). Importante nella storia della liturgia è il messale, ora conservato a Rouen, che R. inviò a Jumièges ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...