Ecclesiastico congolese (Léopoldville, od. Kinshasa, 1917 - Lovanio 1989). Sacerdote nel 1948, superiore della stazione missionaria di Cristo Re in Léopoldville, vescovo titolare di Attanaso (1959), quindi [...] arcivescovo di Kinshasa (1964); s'impegnò in una intensa attività missionaria, sottolineando la necessità di adeguare la presentazione del messaggio evangelico alle condizioni sociali e culturali proprie dell'Africa. Fu creato cardinale nel 1969. ...
Leggi Tutto
Missionario (Lannion 1822 - Montbeton 1892). Ordinato sacerdote nel 1843, partì per Pondichéry ove fu professore, superiore del collegio coloniale, vicario apostolico (dal 1868) e infine (1887) arcivescovo. [...] Tra il 1859 e il 1862 viaggiò in India, raccogliendo successivamente i frutti dei suoi studî ed esperienze nel volume: Le brahmanisme et ses rapports avec le judaïsme et le christianisme (1884) ...
Leggi Tutto
Scrittore medievale (n. Blois 1135 circa - m. 1203 circa); precettore (1167) in Sicilia del giovane re normanno Guglielmo II; chiamato alla corte inglese, fu cancelliere dell'arcivescovo di Canterbury [...] e (1191-95) segretario della regina Eleonora. Ci restano di lui novantacinque sermoni, opuscoli teologici (De poenitentia, De transfiguratione domini, ecc.) e polemici, il trattato mistico De amicitia ...
Leggi Tutto
Prelato svedese (n. 1434 circa - m. Stoccolma 1465), su richiesta di re Cristiano I fu nominato dal papa (1459) vescovo di Linköping. Dopo la deportazione dell'arcivescovo Jöns Bengtsson da parte di re [...] Cristiano, divenne il capo di una coalizione di nobili, e iniziò la rivolta contro il re. Vittorioso nel combattimento di Haraker (1464), fece eleggere re Karl Knutsson Bonde, deposto di lì a poco. Reggente ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Versailles 1703 - Parigi 1788), figlio di Honoré-Charles. Abbandonò assai presto la vita militare per abbracciare lo stato ecclesiastico e fu vescovo di Bayeux (1729), arcivescovo di Sens [...] (1753) e cardinale (1756). Energico difensore dei diritti della Chiesa nei confronti del parlamento, firmò (1752) con altri venti vescovi delle rimostranze al re. Difensore dei gesuiti, scrisse un'opera ...
Leggi Tutto
Prelato e teologo (n. Abingdon 1180 circa - m. in viaggio verso Roma 1240); studiò a Parigi e a Oxford (1201-14), fu predicatore papale della 6a crociata (1227). Come arcivescovo di Canterbury (1234), [...] Enrico III; venutogli meno, nonostante un viaggio a Roma (1238), l'appoggio del papa, si ritirò nell'abbazia di Pontigny, indi a Soisy. Fu canonizzato nel 1247 (festa, 16 nov.). Abbiamo sue Constitutiones come arcivescovo e uno Speculum Ecclesiae. ...
Leggi Tutto
AICONE
Cinzio Violante
Diacono o sacerdote (non si sa bene, per una rasura sul placito in cui il suo nome compare) del cardine della Chiesa milanese, nel luglio del 905 assisté l'arcivescovo di Milano, [...] d'Italia, Firenze 1949, pp. 233 ss.).
Ci sono conservati inoltre due atti privati dell'ottobre 915, riguardanti l'arcivescovo A.: nel primo documento il prete cardinale milanese Petronacio, figlio di Materno, dona un pezzo di terra alla cattedrale di ...
Leggi Tutto
GREGORIO V, papa
Wolfgang Huschner
Al battesimo Bruno, era figlio del conte Ottone di Worms, nipote dell'imperatore Ottone I e cugino di Ottone III.
Dal 978 al 985 e una seconda volta tra il 995 e il [...] perché gli fosse restituita la sua sede.
Alla fine del 996 G. V si recò a Ravenna per ottenere l'appoggio dell'arcivescovo Giovanni e dei vescovi suoi suffraganei. Da Ravenna proseguì per Pavia, dove si riunì all'inizio di febbraio del 997 un sinodo ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Benevento 1756 - Roma 1844). Inviato da Pio VI nunzio a Colonia (1786), poi a Lisbona (1794), si oppose con scarso successo alle tendenze giurisdizionaliste. Già arcivescovo in partibus [...] di Damiata, dal 1801 cardinale, rientrò a Roma (1802) e fu nominato (1808) da Pio VII prosegretario di stato. In tale carica P. resistette alle minacce napoleoniche e fu imprigionato a Fenestrelle (1809-13); ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Nagyvárad 1570 - Bratislava 1637), la figura più eminente della controriforma in Ungheria. Convertito dodicenne al cattolicesimo, entrò nell'ordine dei gesuiti; nel 1616 successe all'arcivescovo [...] F. Forgách nella sede primaziale di Esztergom e fu creato cardinale (1629) da Urbano VIII. Si trovò così a capo della Chiesa magiara durante il difficile periodo della guerra dei Trent'anni e, senza trascurare ...
Leggi Tutto
arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...