WILLIGIS arcivescovo di Magonza
Karl Jordan
Sono sconosciuti la data e il luogo di nascita; morì il 23 marzo 1011; probabilmente originario della Sassonia e di modesti natali. Sotto Ottone I fu nominato [...] cancelliere, nel 970; Ottone II lo elevò all'arcivescovato di Magonza nel 975 e ad arcicancelliere germanico. W. svolse una grande attività nella sua diocesi, fondando e dotando conventi e canonicati, accrescendo i beni della chiesa di Magonza con ...
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Figlio (m. Treviri 993) del conte Teodorico d'Olanda, arcivescovo di Treviri dal 977. Grande mecenate, promosse alcune notevoli imprese, come la costruzione del duomo di Treviri; ma va ricordato particolarmente [...] per l'impulso dato all'attività dei miniatori e degli orafi (salterio di E. a Cividale; legatura del codice aureo di Echternach a Coburgo; reliquiario del Sacro Chiodo a Treviri, ecc.) ...
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Conte di Nassau (m. Eltville 1475), nominato da Pio II arcivescovo di Magonza (1461). Dopo la deposizione di Teodorico (Diether) di Isenburg, nei difficili anni della guerra (1461-63), restituì alla città [...] le sue libertà, promosse le arti e le scienze, accolse alla sua corte il Gutenberg ...
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Arcidiacono (m. forse Viterbo 1295) della cattedrale di Bologna, dal 1278 arcivescovo di Pisa. Non è certo che appartenesse alla famiglia Ubaldini. Ardente ghibellino, cercò di battere separatamente i [...] due capi del governo filoguelfo costituitosi a Pisa dopo la Meloria, Nino Visconti e Ugolino della Gherardesca, facendo allontanare il primo da Pisa, e facendo condannare a morte il secondo per tradimento ...
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Figlio (n. 1000 circa - m. Goslar 1072) del conte Federico di Gosek, fu nominato nel 1043 da Enrico III arcivescovo di Amburgo e Brema. Nel 1063 s'impadronì di Enrico IV e della reggenza dell'Impero, ma [...] nel 1066 fu rovesciato dai principi. La sua vita fu narrata da Adamo di Brema ...
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Ecclesiastico tedesco (n. 1116 circa - m. Könnern 1192), vescovo di Naumburg-Zeitz (1148), fu eletto, con l'aiuto di Federico Barbarossa, arcivescovo di Magdeburgo (1152). Appoggiò l'imperatore nella lotta [...] contro Alessandro III e negoziò, a nome di Federico, la pace di Venezia con il papa (1177). Diede impulso alla colonizzazione nei territorî dei Vendi e fondò la città di Jüteborg; promosse la codificazione ...
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Lorenese d'origine (m. Zscherben, Halle, 981), monaco e poi chierico benedettino, fu notaro della cancelleria dell'imperatore Ottone I. Nel 968 fu nominato da Ottone primo arcivescovo di Magdeburgo, con [...] la missione di convertire al cristianesimo gli Slavi pagani delle regioni di là dall'Elba assoggettandoli all'Impero. Continuò, per gli anni 907-967, la cronaca di Reginone di Prüm ...
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Prelato e uomo di stato (n. Coémont 1008 - m. 1067). Vescovo di Le Mans (1036), fu per 7 anni tenuto in prigione dal conte Goffredo d'Angiò, e da Leone IX minacciato di scomunica (sinodo di Reims, 1049). [...] Arcivescovo di Reims (1055), incoronò (1059) re di Francia il settenne Filippo I, e fu primo cancelliere e primate della Gallia. ...
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Ecclesiastico (n. forse a Torre Maggiore nelle Puglie fra il 1201 e il 1205 - m. Spalato 1266). Prima alla corte papale, poi in Ungheria al seguito di G. Pecorari, divenne (1241) vescovo di Várad (Ungheria) [...] poi arcidiacono di Sopron (1243) e arcivescovo di Spalato (1249). Il suo Carmen miserabile è un'importante fonte di notizie sull'invasione dell'Ungheria da parte dei Tatari (1241-42). ...
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Inglese di nascita (sec. 12º), fu inviato da Enrico II d'Inghilterra in Sicilia come precettore dei figli di Guglielmo I. A Palermo esercitò grande influenza politica, specialmente durante il regno di [...] Guglielmo II, come cancelliere; giovandosi di questa posizione, tramò contro il sovrano. Divenuto arcivescovo di Palermo nel 1169, resse la diocesi per venticinque anni, e costruì la cattedrale (1185). Alla morte di Guglielmo II, favorì il partito ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...