Guisa, Carlo di (detto il Cardinale di Lorena)
Guisa, Carlo di
(detto il Cardinale di Lorena) Ecclesiastico e politico (n. 1525-m. Avignone 1574). Figlio del duca Claudio, fu nominato (1538) arcivescovo [...] di Reims, poi (1547) cardinale-duca di Reims, su istanza del re Enrico II. Ebbe parte politica di primo piano, insieme col fratello Francesco, sotto Enrico II, Francesco II e Carlo IX. Fu nemico implacabile ...
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Ecclesiastico e uomo politico inglese (Cottenham, Cambridgeshire, 1636 - Lambeth 1715). Iniziò come magister artium (1660) l'insegnamento, ma si dedicò poi alla carriera ecclesiastica fino a divenire vescovo [...] di Lincoln (1691) e arcivescovo di Canterbury (1695). Tra le sue opere, oltre a The creed of Mr. Hobbes examined (1670), Baconiana (1678), famose le polemiche contro il gesuita A. Pulton e il cardinale Bellarmino. Trovò a sua volta un acerrimo nemico ...
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Elettore di Colonia (n. 1547 - m. Strasburgo 1601). Avviato alla carriera ecclesiastica, fu (1577), dopo l'abdicazione di Salentino di Isenburg, il candidato del partito favorevole al protestantesimo per [...] l'elezione ad arcivescovo di Colonia. Vinse contro Ernesto di Baviera, sostenuto dai fautori della Controriforma, ma i suoi tentativi di secolarizzare l'elettorato condussero alla sua deposizione da parte di Gregorio XIII e all'elevazione, in sua ...
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Figlio (m. 1205) del margravio Ottone I, al quale successe (1184). Debole di carattere, si dimostrò particolarmente arrendevole verso la Chiesa e riconobbe, per i suoi beni patrimoniali nel Brandeburgo, [...] la supremazia dell'arcivescovo di Magdeburgo, al quale prestò l'omaggio feudale. ...
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Pietro della Vigna (o Pier delle Vigne)
Pietro della Vigna
(o Pier delle Vigne) Politico (Capua 1190 ca.- presso Pisa 1249). Studiò a Bologna; presentato (1225) a Federico II da Bernardo arcivescovo [...] di Palermo, divenne notarius, poi giudice della magna curia fino al 1234, in seguito uno dei principali collaboratori dell’imperatore. Svolse importanti missioni diplomatiche a Roma e in Inghilterra; divenuto ...
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Ramo dei Visconti di Milano stabilitosi a Oleggio (Novara) nel sec. 12º: nel 1277 le famiglie dei Visconti di Oleggio e di Oleggio Castello sono menzionate nell'elenco delle famiglie nobili compilato dall'arcivescovo [...] Ottone Visconti. Agli Oleggio di Castello appartenne Giovanni (n. 1304 circa - m. Fermo 1366), signore (1355-60) di Bologna, poi di Fermo, e rettore della Marca ...
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Prelato (Beaumont, presso Châtellerault, 1605 - Parigi 1670), precettore del delfino (poi Luigi XIV), scrisse per lui la Institutio principis (1647). Vescovo di Rodez nel 1648, membro dell'Accademia (1654), [...] nel 1662 fu nominato arcivescovo di Parigi. Nel 1664 impose la firma del formulario relativo alla condanna delle cinque proposizioni attribuite a Giansenio. Scrisse anche una Vie de Henri IV (1662). ...
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Otranto
HHubert Houben
Dopo essere stato nell'Alto Medioevo il porto pugliese più importante per i collegamenti con Bisanzio e con la Palestina, Otranto ‒ la cui sede vescovile era stata elevata nell'892 [...] pontificie del 1216 e del 1218. A favore di questa ipotesi (Kamp, 1975, p. 717) parla il fatto che l'arcivescovo otrantino, nel 1215-1216, ottenne un esito a lui favorevole in un processo relativo alla sottomissione alla sua autorità del monastero ...
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ARCHINTO, Giovanbattista
Nicola Raponi
Nacque a Milano da Cristoforo e da Maddalena Della Torre il 19 sett. 1488. tra fratello maggiore di Filippo, vicario di Roma sotto Paolo III e poi arcivescovo [...] di Milano; come lui aveva fatto studi di diritto, ma la sua carriera fu assai più modesta. Nel 1535 entrò a far parte del Consiglio dei Sessanta Decurioni della città di Milano, nel 1536 e nel 1538 del ...
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Recaredo
Re visigoto di Spagna (m. 601). Figlio di Leovigildo, cui successe nel 586; nel III Concilio di Toledo (589) fu proclamata la sua conversione al cattolicesimo avvenuta per merito di Leandro, [...] arcivescovo di Siviglia; alla sua seguì la conversione di buona parte del popolo visigoto. Questo suscitò l’ostilità dei vescovi ariani e di parte della nobiltà, ma R. riuscì a superare tutte le rivolte sollevate contro di lui. Batté inoltre i ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...