Famiglia milanese le cui origini storiche si possono forse far risalire alla fine del sec. 10º, al momento del costituirsi in Milano del gruppo dei valvassori maggiori o "capitanei". Da una sentenza del [...] e Bianca Maria la linea regnante della famiglia, altri rami continuarono più modestamente il nome dei V.: da Gaspare, fratello dell'arcivescovo Ottone, discese una linea che si estinse nel 1722 ed ebbe dagli Sforza i feudi di Besnate e Crenna. A essa ...
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Figlio (Dresda 1613 - Freiberg 1680) di Giovanni Giorgio I, cui successe. Abbellì Dresda e, per restaurare le finanze dello stato, accettò sussidî da Luigi XIV. Rinunciò (1667) al vicariato su Erfurt a [...] favore dell'arcivescovo di Magonza. ...
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(fr. Conseil de conscience) Consiglio speciale francese istituito nel 17° sec. per assistere il re nella direzione degli affari religiosi e nella distribuzione dei benefici ecclesiastici. Funzionò ininterrottamente [...] dal 1661, trasformandosi in monopolio dell’arcivescovo di Parigi e del confessore di Luigi XIV. Fu soppresso nel 1718. ...
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Famiglia umbra, fissatasi al principio del 1400 a Perugia. Per matrimonî ottenne nel 1594 la signoria di Rosciano e nel 1743 la contea di Montemarte. Tra i suoi membri si ricordano Marcantonio (1671-1730), [...] arcivescovo di Perugia (1726), cardinale nel 1728; e Tiberio (1789-1870), affiliato alla Giovine Italia, che partecipò ai moti del 1831 e alla 1a guerra d'indipendenza. ...
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Cardinale e uomo politico spagnolo (Torrelaguna 1436 - Roa 1517). Dopo essere stato impiegato a Roma nei tribunali ecclesiastici fino al 1465, tornò in Spagna. Fattosi (1484) francescano, nel 1492 divenne [...] l'eredità dei re cattolici domando rivolte e intrighi, e a tramandare intatto il potere a Carlo V. Anche come arcivescovo s'impegnò nella riforma del clero: nel 1507 fu fatto cardinale. Il frutto più importante delle sue iniziative di mecenate ...
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LOREDAN, Leonardo
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia il 16 nov. 1436, primogenito di Gerolamo, detto dal Barbaro, della parrocchia di S. Vitale, e di Donata Donà di Natale, nipote dell'arcivescovo di [...] Candia Pietro. Il L. dimostrò sin dall'infanzia "singolare vetustà, congiunta con la bontà e colla nobilissima indole d'ingegno", come testimoniò lo storiografo Andrea Navagero (Da Mosto, 1966, p. 267). ...
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Uomo politico francese (m. Narbona 1514), detto il cardinale di Saint-Malo. Agente di Lodovico il Moro nell'indurre Carlo VIII all'impresa di Napoli, vescovo di Saint-Malo (1493), di Nîmes (1496), poi [...] arcivescovo di Reims (1497), quindi di Narbona (1507). Avendo riconciliato Carlo VIII col papa Alessandro VI, fu fatto cardinale nel 1495: deposto e privato dei vescovati di Albano e Frascati da Giulio II, contro cui aveva convocato il concilio di ...
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Uomo politico (1475-1507), figlio di Rodrigo e di Vannozza Catanei, romana. Quando il padre fu eletto papa col nome di Alessandro VI, Cesare, ch'era già vescovo di Pamplona (1491), fu creato arcivescovo [...] di Valenza (1492), cardinale (1493) e governatore generale e legato di Orvieto (1495). Scomparso dalla scena il figlio prediletto del papa, Giovanni duca di Gandía, assassinato probabilmente per volontà ...
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Cronista (n. in Siria 1130 circa - m. dopo il 1186); di famiglia di origine occidentale, fu avviato alla carriera ecclesiastica e mandato a studiare in Francia. Quando tornò in Terrasanta, fu prima canonico, [...] poi arcivescovo di Tiro e cancelliere del regno di Gerusalemme. Nella sua attività religiosa e politica si conquistò la piena fiducia del re Amalrico I, che gli affidò l'educazione del figlio Baldovino e lo inviò in varie missioni diplomatiche a ...
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GIOANNETTI, Giuseppe (Gioseffo) Natale
Massimo Cattaneo
Ottavo di dodici figli, nacque a Bologna il 25 dic. 1768, da Carlo Bernardo e dalla contessa Anna Fantuzzi. La famiglia paterna, in cui spiccava [...] della Repubblica Cisalpina, nell'ottobre 1800 tornò a Bologna, dove nel frattempo il padre e lo zio arcivescovo erano deceduti. Cercò di riorganizzare il movimento dei patrioti ma le condizioni politiche generali ne provocarono la sostanziale ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...