Ecclesiastico tedesco (n. 1116 circa - m. Könnern 1192), vescovo di Naumburg-Zeitz (1148), fu eletto, con l'aiuto di Federico Barbarossa, arcivescovo di Magdeburgo (1152). Appoggiò l'imperatore nella lotta [...] contro Alessandro III e negoziò, a nome di Federico, la pace di Venezia con il papa (1177). Diede impulso alla colonizzazione nei territorî dei Vendi e fondò la città di Jüteborg; promosse la codificazione ...
Leggi Tutto
Di regola, titolare di un’arcidiocesi, o diocesi metropolitana di una provincia ecclesiastica. L’origine degli a. risale al tardo impero romano, quando i vescovi di alcune sedi più importanti dal punto di vista amministrativo acquisirono una posizione di preminenza sugli altri ordinari titolari di sedi ... ...
Leggi Tutto
Nato nel 1889 a Dobrítsa in Tessaglia, Dimitrios Papandreu studiò teologia nell'università di Atene; fu consacrato prete nel 1915 e nel 1921 fu eletto vescovo di Corinto. Nominato arcivescovo di Atene e di Grecia nel 1938, l'elezione venne infirmata dal consiglio di stato, per volere, sembra, del capo ... ...
Leggi Tutto
Walter Holtzmann
Dopo essere stato scholasticus del duomo, prevosto di Utrecht e di Würzburg, fu eletto, sin dal 1430, vescovo dalla maggioranza dei canonici; rinunciò però alla carica a favore dell'altro candidato Ulrich von Manderscheid, che lo nominò suo coadiutore nel 1439. Alla morte del predecessore ... ...
Leggi Tutto
È il capo della provincia ecclesiastica, la più ampia fra le circoscrizioni territoriali nella Chiesa (v. archimiocesi). Sarebbe lungo e fuor di luogo trattare qui del processo storico per cui i vescovi di alcune sedi, più importanti anche dal punto di vista politico-amministrativo, salirono, nel corso ... ...
Leggi Tutto
Monaco (n. 850 circa - m. Magonza 913) a Fulda, abate (888) di Reichenau e poi di Ellwangen, fu consigliere del re Arnolfo che lo fece arcivescovo di Magonza (891). Durante la minore età di Ludovico il [...] Fanciullo (900-911) fu, col vescovo Salomone III di Costanza, l'effettivo reggente; anche Corrado I si giovò della sua opera. Presiedé i sinodi di Francoforte (892) e di Tribur (895) e ricevette il pallio ...
Leggi Tutto
Lorenese d'origine (m. Zscherben, Halle, 981), monaco e poi chierico benedettino, fu notaro della cancelleria dell'imperatore Ottone I. Nel 968 fu nominato da Ottone primo arcivescovo di Magdeburgo, con [...] la missione di convertire al cristianesimo gli Slavi pagani delle regioni di là dall'Elba assoggettandoli all'Impero. Continuò, per gli anni 907-967, la cronaca di Reginone di Prüm ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (m. Canterbury 619), accompagnò s. Agostino di Canterbury nella missione del 596 e fu da questo inviato presso papa Gregorio I (601). Successe ad Agostino quale arcivescovo di Canterbury [...] (605), e come tale tentò invano di sottoporre i vescovi celti e gallesi al canone alessandrino. Consacrò (613) a Canterbury la chiesa dei SS. Pietro e Paolo fondata da Agostino, e convertì Eadbert di Kent ...
Leggi Tutto
Prelato e uomo di stato (n. Coémont 1008 - m. 1067). Vescovo di Le Mans (1036), fu per 7 anni tenuto in prigione dal conte Goffredo d'Angiò, e da Leone IX minacciato di scomunica (sinodo di Reims, 1049). [...] Arcivescovo di Reims (1055), incoronò (1059) re di Francia il settenne Filippo I, e fu primo cancelliere e primate della Gallia. ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (n. forse a Torre Maggiore nelle Puglie fra il 1201 e il 1205 - m. Spalato 1266). Prima alla corte papale, poi in Ungheria al seguito di G. Pecorari, divenne (1241) vescovo di Várad (Ungheria) [...] poi arcidiacono di Sopron (1243) e arcivescovo di Spalato (1249). Il suo Carmen miserabile è un'importante fonte di notizie sull'invasione dell'Ungheria da parte dei Tatari (1241-42). ...
Leggi Tutto
Inglese di nascita (sec. 12º), fu inviato da Enrico II d'Inghilterra in Sicilia come precettore dei figli di Guglielmo I. A Palermo esercitò grande influenza politica, specialmente durante il regno di [...] Guglielmo II, come cancelliere; giovandosi di questa posizione, tramò contro il sovrano. Divenuto arcivescovo di Palermo nel 1169, resse la diocesi per venticinque anni, e costruì la cattedrale (1185). Alla morte di Guglielmo II, favorì il partito ...
Leggi Tutto
Di nobile famiglia, legata alla dinastia longobarda dei principi di Salerno (Salerno tra il 1015 e il 1020 - ivi 1085). Uomo coltissimo nelle lettere e nella medicina, fattosi monaco (1054), dopo un breve [...] periodo trascorso nel monastero beneventano di S. Sofia, dal 1056 si stabilì a Montecassino; nominato arcivescovo di Salerno da Stefano IX nel 1058, fu del partito riformatore. Ma la sua fama è soprattutto legata alla sua attività di poeta, dal ...
Leggi Tutto
Uomo di stato e di guerra (n. 1130 circa - m. Tuscolo 1183); dal 1162 cancelliere dell'impero, legato imperiale in Italia dal 1164 e in prima linea nelle vicende di quegli anni, nel 1165 succedette a Corrado di Wittelsbach nell'arcivescovado di Magonza. Nel maggio 1167, sconfiggeva i Romani al Tuscolo. Tornato in Italia nel 1171 dové lottare contro l'opposizione delle città toscane e fu sconfitto a ...
Leggi Tutto
Teologo (sec. 9º). Deposto dalla sua dignità (che deteneva almeno dall'857) da Fozio, perché fedele al patriarca Ignazio, arrestato e bandito dall'imperatore, riebbe la sede arcivescovile quando Fozio cadde in di sgrazia (867), rimanendogli avverso in seguito, nel Concilio di Costantinopoli (869) e quando lo stesso pontefice Giovanni VIII ebbe riconosciuto Fozio patriarca, dopo la morte di Ignazio ...
Leggi Tutto
arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...